Roma (Agenzia Fides) – “Dalla beatificazione di suor Leonella ci attendiamo una grande forza per la missione e per le vocazioni, perché guardando a lei le giovani di tutto il mondo possano interrogarsi sulla possibilità di dare la loro vita per il Signore Gesù”. Suor Renata Conti, Missionaria della Consolata, postulatrice della causa di beatificazione della sua consorella, suor Leonella Sgorbati, parla all’Agenzia Fides alla vigilia della beatificazione, che sarà celebrata sabato prossimo, 26 maggio, nella Cattedrale di Piacenza, suo luogo di nascita.
Suor Leonella Sgorbati, missionaria italiana, venne uccisa il 17 settembre 2006 a Mogadiscio (Somalia), colpita a morte da alcuni sicari mentre si recava all’ospedale in cui prestava servizio. Con lei rimase ucciso anche Mohamed Mahamud, la guardia che aveva tentato di salvarla (vedi Fides 18/9/2006; 20/9/2006; 25/9/2006; 27/9/2006; 10/11/2017).
“Come istituto e come comunità – prosegue suor Renata - viviamo questo momento con tanta gioia e anche tanto impegno, perché la figura e il martirio di suor Leonella sono un forte richiamo al nostro carisma: noi siamo chiamate a vivere per la missione fino a dare la vita, questo è scritto nelle nostre costituzioni e questo ci raccomandava il nostro fondatore, il Beato Giuseppe Allamano. Il martirio quindi è un richiamo a tutto l’istituto. La nostra superiora generale, madre Simona Brambilla, nella sua lettera sottolinea che dobbiamo guardare a suor Leonella come ad un modello carismatico, un modello che ci stimola a essere quelle che dobbiamo essere”.
Nelle comunità delle Missionarie della Consolata sparse in quattro continenti, questo tempo di preparazione è stato vissuto con iniziative locali diverse, che culmineranno il giorno della beaticazione, quando in comunione con la celebrazione di Piacenza, verrà celebrata una eucaristia solenne in tutte le parti del mondo dove sono presenti le Missionarie della Consolata.
Suor Leonella ha donato la sua vita di missionaria all’Africa, dove venne inviata nel 1970 e rimase fino alla sua morte, il 17 settembre 2006, qui il suo ricordo è ancora particolarmente vivo. I Vescovi della Conferenza Episcopale Latina delle Regioni Arabe (CELRA), al termine della loro visita Ad Limina, nel marzo scorso, hanno scritto nel comunicato conclusivo: “Fra le buone notizie, abbiamo saputo che fra i tanti martiri che sono morti per la fede nelle nostre diocesi rispettive, Sr. Leonella Sgorbati, missionaria della Consolata, martirizzata a Mogadiscio nell’anno 2006, sarà beatificata il 26 maggio 2018 a Piacenza. Pensando alla vita di questa sorella e a migliaia di martiri per la fede, ci ricordiamo che il loro sangue è fonte d’incoraggiamento e di speranza nel nostro impegno a favore dei poveri. Salutiamo con rispetto e affetto le congregazioni religiose, i sacerdoti e i fedeli che lavorano in situazioni drammatiche...”.
Al rito di beatificazione, che sarà presieduto dal Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, sarà presente una nutrita delegazione del Kenya, spiega suor Renata: il Cardinale Arcivescovo di Nairobi, John Njue, l’Arcivescovo di Nyeri e il Vescovo di Meru, oltre ad un gruppo di rappresentanti della comunità ecclesiale locale, sacerdoti diocesani, religiose, le sue ex alunne… “Saranno presenti anche altri Vescovi – prosegue suor Renata -, Mons. Giorgio Bertin, Vescovo di Djibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, che la conobbe bene, naturalmente il Vescovo di Piacenza, sua città natale, e l’Arcivescovo di Milano, dal momento che suor Leonella visse anche a Sesto San Giovanni. E’ già stata programmata per il 18 giugno, nel Santuario della Consolata in Kenya, una Messa solenne di ringraziamento per la beatificazione, a cui si prevede parteciperà moltissima gente, perchè suor Leonella era molto conosciuta e amata”.
Tra i momenti più significativi della celebrazione di beatificazione, suor Renata ricorda che “le nostre novizie africane, insieme ai seminaristi dei Missionari della Consolata africani, eseguiranno una danza offertoriale tipica della liturgia africana, portando la palma, segno del martirio”. Inoltre insieme alla sua reliquia, che verrà portata dalla superiora generale dopo il decreto di beatificazione, la superiora della comunità che era presente in quel periodo, porterà i due diari scritti da suor Leonella. “L’ultima frase è del 12 settembre 2006, ed è incompleta: ‘spero che il Signore mi aiuterà a…’. Vorremmo pubblicarli perché testimoniano un forte cammino di donazione in piena unione con Gesù Eucaristia” conclude suor Renata. (SL) (Agenzia Fides 22/05/2018)