Yangon (Agenzia Fides) - I fedeli cattolici in Myanmar esprimono commozione e gratitudine verso Papa Francesco che ha lanciato un nuovo appello universale alla preghiera per il Myanmar e, in un momento di estrema sofferenza, si pongono in Adorazione davanti al Santissimo Sacramento, per invocare, con il Papa, il dono della pace nella loro terra martoriata.
Ricevendo il 15 aprile in Vaticano i pellegrini della diocesi di Crema, città italiana che ha dato i natali al beato padre Alfredo Cremonesi, missionario ucciso in Myanmar il 7 febbraio 1953, Papa Francesco ha ricordato la violenza che ancora oggi sconvolge la vita della popolazione del Myanmar, dicendo: "Come sapete è una terra tormentata, questa, che porto nel cuore e per la quale vi invito a pregare, implorando da Dio il dono della pace".
"Papa Francesco ci tiene nel suo cuore e nella sua preghiera e continua a sottolineare al mondo le nostre condizioni miserabili", afferma a Fides Robert Khen Tlung, laico cattolico di Yangon. L'uomo, che ringrazia di cuore il Papa, è tra i benefattori che hanno contribuito a realizzare la nuova cappella della Adorazione Perpetua nella Cattedrale del Sacro Cuore a Yangon, benedetta ieri dal Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon.
I fedeli sono grati al Papa che "sta pregando perché il Myanmar possa superare l'attuale difficile situazione politica", notano religiosi e laici che hanno iniziato un turno di preghiera di Adorazione eucaristica continua, notte e giorno, nella nuova cappella, per invocare la pace nel paese.
Durante la messa domenicale di ieri, 16 aprile, nella Cattedrale, il Cardinale Bo ha rimarcato: "Mentre il popolo birmano vive gli orrori della guerra, noi non ci dimentichiamo di Dio e ci affidiamo a Lui per tutte le nostre necessità. Ognuno di noi vive disagi, dolori, problemi. Rimettiamoli nelle mani del Signore. Anche il Santo Padre si ricorda di noi e prega perché ci affidiamo alla Divina Misericordia, che ci dona conforto e consolazione, e grazie in abbondanza".
(PA) (Agenzia Fides 17/4/2023)