Archdiocese of Hakha
Yangon (Agenzia Fides) - Oltre 200 tra istituzioni, templi e siti religiosi, come monasteri buddisti, moschee, chiese, sono state danneggiate, distrutte o saccheggiate durante il conflitto civile in corso in Myanmar tra il 2021 e il 2025. I dati diffusi da organizzazioni della società civile con sede o con personale in Myanmar come "Independent Investigative Mechanism for Myanmar", "Centre for Information Resilience", "Myanmar Witness" trovano riscontri di preti, missionari , laici cattolici intenti a stilare un censimento che documenti le ferite della guerra sulle comunità religiose birmane.
"I principali responsabili della distruzione - segnala una fonte locale di Fides - sono le forze della giunta militare che, con bombardamenti aerei, di artiglieria o con droni, hanno fatto significativi danni nelle regioni di Sagaing, Magwe, o negli ststai Chin e Kayah".
Le ferite che toccano le comunità religiose riguardano anche oltre 400 strutture sanitarie (ospedali, cliniche, centri medici, dispensari) in cui si offriva assistenza sanitaria ai feriti o ai malati, spesso gratuita. Anche le scuole sono state colpite e sono oltre 240 gli istituti educativi distrutti da attacchi aerei, mentre molte altre scuole sono state o occupate e trasformate in basi militari o quartieri generali dell'esercito.
A soffrire per la guerra, nelle aree dove sono più intensi i combattimenti, sono le comunità cristiane presenti negli stati con forti movimenti di resistenza, come Chin, Kayah e Kachin.
Come appreso da Fides, tra le chiese cattoliche più importanti, colpite o danneggiate e ora chiuse al culto, vi sono: la Chiesa di Cristo Re, Falam, Stato Chin, distrutta da un attacco aereo nell'aprile 2025; la Chiesa del Sacro Cuore e Mindat designata come cattedrale per la nuova diocesi di Mindat, bombardata nel febbraio 2025; la Cattedrale di San Patrizio, a Banmaw, nello Stato Kachin, bruciata insieme agli edifici diocesani, alla casa del vescovo e agli uffici, nel marzo 2025; il Centro Pastorale di San Michele a Nanhlaing, nella diocesi di Banmaw; la Chiesa della Regina della Pace, nello stato di Kayah, danneggiata dai bombardamenti nel giugno 2021; la Chiesa del Sacro Cuore a Loikaw: distrutta dai bombardamenti nel maggio 2021, che hanno ucciso quattro persone che si erano rifugiate al suo interno; la Chiesa di Maria Madre della Misericordia nello Stato di Kayah: danneggiata da un attacco aereo militare nell'agosto 2023; la Cattedrale di Cristo Re e il Centro Pastorale a Loikaw, Stato di Kayah che ha subito bombardamenti militari, profanazioni e occupazione della cattedrale a novembre 2023; la Chiesa dell'Assunzione, nella regione di Sagaing, un'antica chiesa e un convento delle suore incendiati e distrutti.
Vescovi e laici nella Chiesa cattolica birmana hanno ricordato che, secondo il diritto internazionale umanitario, i luoghi di culto sono protetti in quanto beni civili, secondo quanto previsto da documenti come la Convenzione di Ginevra (1949) e lo Statuto di Roma (1998), che istituì la Corte Penale Internazionale.
(PA) (Agenzia Fides 11/11/2025)