ASIA/CINA - Rendere grazie a Dio tra le vette del Monte Lú. I pellegrinaggi quaresimali al Santuario di Lushan per la festa di San Giuseppe

mercoledì, 15 marzo 2023 chiese locali   quaresima   santuari   devozione mariana   devozione popolare  

Lushan (Agenzia Fides) – Lushan, il “Monte Lú”, è una montagna situata nell’omonimo distretto a sud della città di Jiujiang nella provincia cinese di Jiangxi. Da lontano si possono ammirare innumerevoli vette che sfumano tra le nuvole con paesaggi incantevoli. L’intera area, riconosciuta come patrimonio culturale accreditato dall'UNESCO, è ora compresa all’interno di un vasto parco naturale conosciuto a livello internazionale. Fu proprio in quella regione che i missionari lazzaristi francesi eressero nel 1894 la chiesa dedicata all’Assunzione di Maria, proprio con l’intento di offrire un’oasi spirituale anche per le comunità cattoliche delle aree di Shanghai, Nanchino e Wuhan, e da tutti i paesi e le città della provincia di Jiangxi.E' lì che anche oggi la comunità cattolica di Jiujiang, nella provincia di Jiangxi, ha portato i suoi fedeli per un pellegrinaggio quaresimale, nei giorni che precedono la festa di San Giuseppe, venerato anche come Patrono delle missioni in Cina. Via Crucis, adorazione, sacramento della penitenza, per ripercorrere insieme la via di Gesù, che con la sua Passione si abbandona all’abbraccio del Padre.
Il parroco don Pang Rui e le suore hanno guidato il pellegrinaggio invitando tutti a camminare sulle orme di San Giuseppe, “per imparare le virtù dell'obbedienza al Signore, la sua fervida pietà, la dedizione a servizio della Sacra Famiglia”.

Nel 2013, la comunità cattolica di Jiangxi ha eretto presso la chiesa dell’Assunzione di Maria anche il Centro Spirituale di Matteo Ricci di Lushan. In dieci anni, quello di Lushan è diventato uno dei santuari più amati dai cattolici cinesi, e viene frequentato anche da tanti non battezzati, visto che il Centro offre anche ospitalità a chiunque desidera trascorrere un tempo di pace e raccoglimento in un ambiente che rasserena l’anima, lontano dalla frenesia delle megalopoli. Le persone possono passeggiare lungo i sentieri della Via Crucis, pregare e meditare davanti alle statue della Madonna, ed ammirare le meraviglia del Creato del Signore. Tutto è reso possibile anche grazie alla lungimiranza e al duro lavoro dei missionari. Lo stile di costruzione del Santuario (dalla chiesa al Centro spirituale) è semplice e lineare. Le pietre della chiesa raccontano la vicende di una ininterrotta esperienza di fede vissuta anche in mezzo alle tribolazioni. Da130 anni fa, e con un ritmo divenuto più intenso nell’ultimo decennio, anche grazie all’indizione dell’Anno Santo della Misericordia, il Santuario è meta costante di pellegrinaggi di comunità, famiglie, singoli viandanti. Arrivano da tutta la provincia e dalle grandi aree urbane circostanti gruppi di immigrati interni, sacerdoti e suore – quelle delle Congregazioni diocesane dello Spirito Santo, del Sacro Cuore di Gesù, le Missionarie francescane, le Piccole sorelle di Santa Teresa di Lisieux… - che lì tengono i loro ritiri spirituali, per chiedere che la grazia di Cristo rinnovi il loro fervore apostolico e missionario, al servizio di tutto il popolo. Così. Ogni giorno, i canti dell’Ave Maria, dell’Alleluia, il Dona nobis pacem intonati dai vari cori parrocchiali salgono tra le nuvole del Monte Lu, per rendere grazie a Maria e al Padre che è nei Cieli. (NZ) (Agenzia Fides 15/03/2023)


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