ASIA/PAKISTAN - "Giustizia, pace, verità: il Giubileo per i cristiani del Pakistan"  

sabato, 31 maggio 2025 minoranze religiose   giubileo   fede   pace   giustizia   diritti umani  

Diocese of Islamabad-Rawalpindi

Islamabad - "Viviamo in Pakistan tempi critici, in cui tutto sembra compromesso. C'è una situazione difficile per l'economia, il costo della vita ha subito una impennata. A livello sociale la gente è molto preoccupata:  i cristiani sono tra le fasce  più povere della popolazione, quelle che soffrono di più. La disoccupazione è forte, la gente emigra. In una situazione in cui tutto sembra essere negativo, il Giubileo della speranza ci riporta al cuore della fede e ci offre un conforto", dice in un colloquio con l'Agenzia Fides p. Asif John Khokhar, Vicario generale della diocesi di Islamabad-Rawalpindi e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Pakistan, raccontando come le comunità cattoliche stanno vivendo l'Anno giubilare. 
In Pakistan tutte le diocesi, parrocchie e comunità, informa il Direttore delle POM,  hanno  organizzato iniziative spirituali, rivolte alle persone di tutti gli stati di vita, adulti, giovani bambini. "Le persone - rimarca - cercano di entrare pienamente nello spirito giubilare.: questo tempo ci guida ad essere speranza e ci riconosciamo pienamente in questa espressione, tali ci sentiamo. Nelle sfide di ogni giorno, tra difficoltà, povertà e sofferenza, siamo pellegrini di speranza, cioè le attraversiamo tenendo nel cuore Cristo Gesù".
"In particolare,  - nota il Direttore delle POM, - oggi i fedeli pakistani guardano a Papa Leone XIV che, con la sua speciale attenzione alla dottrina sociale della Chiesa, ci dona tre parole:  giustizia, pace e verità e queste ci incoraggiano ad andare al  cuore del Vangelo".  "Riteniamo  che i suoi discorsi e il suo magistero avranno un significativo impatto sulla nostra situazione: ha enfatizzato la dottrina sociale della Chiesa e, per noi cristiani  in situazione di minoranza, teniamo saldi i riferimenti alle tre parole da lui evidenziate - giustizia, pace, verità - per poter vivere  nel nostro contesto". 
Così le spiega p. Asif: "Siamo pronti a difendere la giustizia che è la base di ogni nazione. Noi  crediamo e chiediamo che in tutte le situazioni e a tutti i livelli in Pakistan,  si debbano costruire e rispettare  giustizia e  uguaglianza. Crediamo e speriamo che che tutti - le istituzioni, i leader religiosi, la società civile - possano promuoverla".
Per la parola 'pace', rileva, "siamo promotori di pace, all'interno e all'esterno della nazione". In particolare il P. Asif si sofferma sull'attuale stato di tensione tra India e Pakistan, dovuta alla regione contesa del kashmir: "E' molto triste vedere ancora violenza, scontri, morti. Bisogna trovare il modo per stabilire una pace che rispetti i diritti di entrambe le nazioni con un accordo durevole, che porti distensione e riconciliazione",  auspica "perchè con la guerra la gente soffre, le società soffrono, l'economia soffre. Meglio sedersi a un tavolo prima della guerra piuttosto che dopo". Inoltre, sul versante interno, come cristiani, piccola comunità,  siamo sempre promotori del dialogo  tra comunità,  culture e religioni , così contribuiamo alla pace sociale in Pakistan".
Infine sulla parola 'verità':  "Siamo saldi nella verità della nostra fede, che ci dona un'identità, in un paese a maggioranza islamica. In quanto cristiani  portiamo con orgoglio e con mitezza il nostro contributo  al Pakistan. Amiamo la nostra patria. Nessuno può negare o smentire che  abbiamo partecipato a costruire la nazione fin dalla sua nascita,  dando un contributo significativo alla sua crescita e allo sviluppo.  Vogliamo continuare a  dare il nostro contributo e lo facciamo in tante opere educative e sociali ad esempio, operando sempre per l'unità e l'armonia della nazione, per la prosperità e il benessere di tutti".
Tra le iniziative che portano nuova speranza ai fedeli del Pakistan, riferisce il Vicario generale, c'è la posa della prima pietra per una nuova  chiesa, intitolata al Santo Rosario, a Gujrat, città nella diocesi di Islamabad- Rawalpindi. Nei giorni scorsi l'Arcivescovo Joseph Arshad ha presieduto la celebrazione, mentre la comunità locale, di cultura punjabi, ha festeggiato l'evento di fede, pregando in modo particolare "per il progresso, la stabilità e la pace del Pakistan". L'Arcivescovo ha espresso la sua gratitudine a Dio e alle autorità locali per aver reso possibile la costruzione una nuova chiesa per la parrocchia di Gujrat, dove vive "una comunità cristiana vivace, istruita e competente", con molti giovani che "potranno contribuire allo sviluppo delle loro famiglie e della nazione".
(PA) (Agenzia Fides 31 /5/2025)


Condividi: