ASIA/MYANMAR - Il Rosario e il Magnificat, "armi" dei fedeli birmani nel mezzo del conflitto

lunedì, 9 ottobre 2023 devozione mariana   preghiera  

Mandalay (Agenzia Fides) – Nelle chiese di Mandalay, città nel Myanmar centrosettentrionale, i fedeli cattolici si riuniscono giornalmente per la recita della preghiera del Rosario, celebrando così il mese di ottobre, dedicato alla Madonna del Rosario, cui presentano speciali intenzioni per la pace. Ottobre è comunemente chiamato il "Mese del Rosario" perché il 7 ottobre la Chiesa celebra la memoria della Beata Maria Vergine del Rosario. Mentre la situazione in Myanmar vive una drammatica escalation - a causa dello scontro tra l’esercito e regolare e le milizie della resistenza coagulatesi nelle “Forze di Difesa Popolare” - nella cattedrale di Mandalay, laici, religiosi, consacrati, famiglie, inoltre si radunano anche per trascorrere insieme, in ogni sabato di ottobre, una giornata intera di preghiera, riflessione e ritiro spirituale. "Tutto il mese è un tempo particolare di affidamento alla Vergine Maria, perchè ci sia vicina e ci protegga in questo tempo di prova”, dice suor Lilly, suora francescana che partecipa all’iniziativa. "È nostra responsabilità unirci a Dio il più possibile. La preghiera del Rosario è davvero potente. Supplichiamo Maria con tanta fede”, aggiunge suor Thuzar Aung.
Don Gabriel Myint Aung, sacerdote di Mandalay, spiega: "Maria, la madre di Gesù, ci aiuta a radicare saldamente la nostra fede nel mondo reale. La preghiera del Magnificat, che cantiamo ogni giorno nella preghiera del Vespro, è un grido per la trasformazione del mondo. Maria la canta con assoluta fiducia di un Dio di fronte a mali come povertà, sete di potere, ingiustizia, fame. Il suo canto diventa il nostro canto, è il canto di ogni cristiano che lotta per un mondo migliore e vuole costruire il Regno di Dio. Il canto di Maria risuona di generazione in generazione, e al di fuori di ogni tempo: ‘L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore’. Maria è la nostra speranza, con lei ci ricordiamo che Dio viene in nostro soccorso. Ci riuniamo per pregare la nostra Madre come Regina della pace”.
Il popolo di Dio in Myanmar, nel mese mariano, si rivolge alla Madonna per invocare con commozione il dono della pace. Pellegrini e di devoti si recano - per quanto le condizioni sul terreno lo permettano - ai santuari, chiese e luoghi mariani presenti nella varie diocesi della nazione. Tra le mete prescelte, vi è il santuario mariano di Nyaunglebin, nella regione di Bago, circa 150 km a nord di Yangon, dove i battezzati pregano Nostra Signora di Lourdes, affidandole le sorti della nazione con le parole del Salmo 122: “Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: Su di te sia pace! Per la casa del nostro Dio, chiederò il bene".
La preghiera del Rosario echeggia tra le mura del santuario con l'intenzione di invocare da Maria profonda consolazione: "Ti, chiediamo, o Madre, di portare conforto a quanti soffrono in una nazione lacerata da conflitti e divisioni. Preghiamo per la fine della violenza e per la sicurezza di tutti gli sfollati. Invochiamo la tua amorevole intercessione perchè possa tornare portare la pace in Myanmar, ora e sempre”.
I cattolici in Myanmar sono circa 750.000, ovvero circa l’1% della popolazione birmana. Con loro si uniscono alla preghiera del Rosario tutti i religiosi e i fedeli birmani che sono fuori dal paese, in solidarietà con quanti soffrono per la guerra, pregando per il loro paese e per la pace per mondo, ricordando anche i recenti conflitti di Ucraina e Palestina.
La devozione del mese di ottobre in onore della Madonna del Rosario è attribuita al frate domenicano spagnolo p. Giuseppe Moran che, alla fine del XIX secolo , chiese ai Vescovi spagnoli di istituire nelle chiese una devozione al Rosario come mezzo di evangelizzazione. La devozione si diffuse in Francia e in Italia e Papa Leone XIII la raccomandò nel 1883 alla Chiesa universale, scrivendo che "tutto il mese di Ottobre dell’anno in corso, e per l’avvenire, fosse consacrato e dedicato alla celeste Vergine del Rosario".
(PA) (Agenzia Fides 9/10/2023)


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