Bogotà (Agenzia Fides) – “Un passo ineludibile è ricreare la volontà di essere una nazione e di costruire l'unità in mezzo alla diversità attraverso uno sforzo creativo” ribadiscono i Vescovi colombiani, evidenziando la necessità di “un progetto comune, che includa tutti, soprattutto i meno protetti, in una cultura dell’incontro e dell’amicizia sociale”. "Questo appello all'unità della nazione non fiorirà senza un impegno serio e permanente per la pace e il rispetto della vita. Basta con ogni guerra! Camminiamo insieme per sradicare ogni espressione di odio e violenza, che non solo ci impoveriscono materialmente, ma ci disumanizzano e ci annientano spiritualmente. Abbiamo bisogno di una nuova apertura al dialogo che deve essere produttivo, come strumento di costruzione e consolidamento a favore di una democrazia inclusiva e partecipativa".
Alla vigilia della conclusione della loro 113ª Assemblea Plenaria (vedi Fides 04/07/2022), i Vescovi della Colombia hanno presentato il messaggio finale ai giornalisti. Monsignor Juan Carlos Cárdenas Toro, Vescovo di Pasto e Presidente della Commissione episcopale per le comunicazioni, ha letto il messaggio ufficiale, cui sono seguite le domande dei giornalisti che hanno toccato diversi argomenti, come i Dialoghi di pace, l’aborto, la cura della casa comune, l’istruzione, la povertà, tra gli altri.
Nel messaggio, giunto a Fides, i Vescovi ringraziano tutte le comunità ecclesiali e le singole persone, membri della società civile, che hanno dato il loro contributo al cammino sinodale: "Le loro voci ci incoraggiano a non desistere dal nostro lavoro profetico e a confrontarci per essere una Chiesa missionaria e solidale, che annuncia il Vangelo della salvezza di Cristo Gesù, edificandoci nell'amore e nell'autentica fraternità”. Vengono quindi evidenziati 7 punti.
Al primo punto i Vescovi indicano il “grido del nostro popolo”, soprattutto in quelle regioni colpite dalla violenza, dalla proliferazione di gruppi armati ai margini della legge, dall'illegalità, dal traffico di droga e dalle disuguaglianze sociali. Queste persone "anelano ad avere soluzioni ai loro problemi più gravi e chiedono riforme sostanziali che chiudano la strada a tutte le forme di corruzione. "Tra le grandi sfide che il paese deve affrontare c’è l'educazione dei bambini, dei giovani e degli adolescenti, che "sono sempre più disincantati dalla mancanza di opportunità". Per questo è urgente stimolare e promuovere la partecipazione dei giovani in tutti i processi, ascoltando la loro voce e incoraggiandoli nei progetti di vita.
I Vescovi poi ammoniscono sulla “responsabilità storica per la protezione dell’Amazzonia colombiana” che è stata o sta per essere distrutta “con progetti che lacerano la nostra Casa Comune" e ipotecano il presente ed il futuro della nazione e del pianeta.
Infine incoraggiano tutti i colombiani “a continuare gli sforzi nel lavoro per il bene comune, ricordando che, per raggiungerlo, Papa Francesco ci ha invitato ad essere ‘artigiani di pace’.” Ciò comporta uno sguardo sereno e critico alla nostra storia, con le sue ferite ancora aperte e le sue cicatrici, "affinché i passi che facciamo verso la riconciliazione siano basati sulla verità, che è l'anima della giustizia e ci conduce alla libertà".
A conclusione del messaggio, i Vescovi ribadiscono la volontà di servire la nazione annunciando il Vangelo di Gesù Cristo: “continuiamo nel nostro impegno di lavorare per la pace e la riconciliazione nelle nostre comunità e regioni”.
(SL) (Agenzia Fides 09/07/2022)