AMERICA/BOLIVIA - Una nuova educazione per il bene dei giovani e lo sviluppo del paese

lunedì, 21 dicembre 2020 istruzione   sviluppo   chiese locali   insegnanti  

La Paz (Agenzia Fides) - “È necessario e urgente creare un nuovo orizzonte nell'educazione, che ci aiuti a camminare insieme, le autorità educative, gli insegnanti, gli studenti, i genitori e intraprendere così una nuova gestione educativa che permetta a tutti di ri-educarci. Solo così l'educazione sarà uno spazio di convergenza, incontro e riconciliazione. Noi educatori dobbiamo dare un esempio ai bambini e ai giovani di cercare la pace e il lavoro comune”. E’ un passo del comunicato diffuso al termine del VI Incontro Pedagogico Nazionale del Sistema Educativo Plurinazionale, che si è tenuto il 17 e 18 dicembre sul tema “Per il recupero del diritto dell’educazione per tutte e tutti”.
Il testo dal titolo “Una nuova educazione per il bene dei nostri bambini e giovani” sottolinea che dal VI Incontro, promosso dall’Area Educazione della Conferenza Episcopale Boliviana e dalle Istituzioni Educative Cattoliche, è emerso tra l’altro che "la società boliviana non ha bisogno di manifesti politico-ideologici, ma piuttosto di un'educazione che insegni a vivere e trovi in essa un motivo di speranza".
I risultati della valutazione effettuata dallo stesso Ministero dell'Istruzione “dovrebbero farci riflettere seriamente”, è detto nel comunicato. Il basso livello di istruzione nel Paese dovrebbe spingere le autorità competenti a promuovere una serie di misure e risorse conformi a quelle elencate nella Costituzione politica, “che pongono l'istruzione come obiettivo essenziale per lo sviluppo del Paese”. E’ urgente adottare provvedimenti seri, realizzare un’infrastruttura tecnologica e virtuale, migliorare la formazione degli insegnanti, offrire agli studenti maggiori possibilità di accedere alle nuove tecnologie.
Condividendo le linee guida del “Patto educativo globale” lanciato da Papa Francesco nello scorso ottobre, le istituzioni educative cattoliche della Bolivia affermano nel comunicato di voler essere unite “nello spirito di veri educatori, per offrire ai nostri studenti la migliore formazione integrale che permetta loro di essere persone libere e propositive, capaci di contribuire alla costruzione della nostra società con valori, creatività e solidarietà, attente ai bisogni interni e aperte al mondo”.
Infine il testo ricorda: “Siamo tutti responsabili dell'educazione, dal padre e dalla madre di famiglia ai governanti, dobbiamo guardare tutti all'orizzonte dell'educazione con speranza, senza ideologie che ci fanno essere ciò che non siamo; siamo tutti fratelli, con dignità, diritti e doveri, ciò che seminiamo ora sarà raccolto domani.” (SL) (Agenzia Fides 21/12/2020)


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