ASIA/VIETNAM - 80 anni dalla nascita della Repubblica democratica. La comunità cattolica vietnamita e il cammino della nazione

martedì, 2 settembre 2025 chiesa cattolica   democrazia   politica   sviluppo  

Archdiocese of hanoi

di Andrew Doan Thanh Phong

Hanoi (Agenzia Fides) - "È meglio essere cittadini di un paese libero che re di un paese schiavista": è un famoso detto di Re Bao Dai, l'ultimo re del regime feudale in Vietnam, durante lo storico momento della cerimonia di abdicazione che ebbe luogo nel pomeriggio del 30 agosto 1945 nell'ex capitale Huế, situata nel Vietnam centrale, quando consegnò il sigillo reale e la spada (simbolo del potere reale) al rappresentante del Governo provvisorio della Repubblica Democratica del Vietnam. Questo evento segnò ufficialmente la fine della monarchia ed è considerato una pietra miliare nella società vietnamita, ponendo fine al ruolo della corte della dinastia Nguyễn e aprendo la strada a un nuovo regime democratico.
Subito dopo, il 2 settembre 1945, in piazza Ba Dinh, nella capitale Hanoi, il Presidente Ho Chi Minh dichiarò solennemente la nascita della Repubblica Democratica del Vietnam a nome del Governo provvisorio. Nella Dichiarazione d'Indipendenza, Ho Chi Minh ha sottolineato: “Tutti gli uomini sono creati uguali. Sono dotati dal Creatore di alcuni diritti inalienabili; Tra questi vi sono il diritto alla vita, il diritto alla ricerca della libertà e della felicità…”. Per una nazione che ha sopportato tanto dolore e perdite durante un lungo periodo di guerra, ha sopportato sfruttamento sotto le dinastie feudali del Vietnam e anche dominazione straniera, il diritto alla vita, il diritto alla ricerca della felicità e della libertà sono diritti molto significativi e rappresentano non solo i desideri dell'intero popolo vietnamita, ma anche la tendenza degli esseri umani ai nostri giorni verso il progresso e la prosperità.

Oggigiorno, il Vietnam attraversa una fase di elevata crescita economica annua, in particolare nel 2024 è stata del 7,09%, e anche il numero di vietnamiti che viaggiano all'estero sta aumentando considerevolmente, con circa 11 milioni di persone nel 2024. Inoltre, il Vietnam è considerato una destinazione sicura per molti turisti internazionali, con circa 17,5 milioni di turisti stranieri in arrivo nel 2024.

Nel quadro generale di questo sviluppo, c'è un contributo dei cattolici in molti aspetti come l'economia, la sicurezza e gli affari sociali, tanto che tutti i giornali statali hanno dichiarazioni comuni come: "I cattolici vietnamiti hanno svolto molte attività utili per il contributo allo sviluppo del Paese", citando l'impegno per costruire case e ponti per i poveri nelle zone remote, per portare acqua pulita alle persone nelle aree rurali, nel partecipare direttamente, in prima linea, nella lotta contro la pandemia di Covid, nel fornire soccorsi in caso di calamità. "Queste attività - si afferma - hanno dimostrato il patriottismo e la responsabilità sociale della comunità cattolica vietnamita". Si legge anche: "I cattolici vietnamiti partecipano attivamente alla costruzione di aree residenziali sicure, mantenendo la sicurezza e l'ordine nella loro città natale. Molte parrocchie sono diventate esempi luminosi in termini di sicurezza e ordine, senza mali sociali, dove vivono in solidarietà e armonia con i non cattolici".
Prima del 1945, il numero di fedeli cattolici era molto esiguo, meno di 2 milioni in 12 diocesi in tutto il Vietnam, e attualmente il numero è aumentato a oltre 7 milioni di fedeli presenti in 27 diocesi in tutto il paese, con circa 30.000 sacerdoti, religiosi e religiose di ordini e congregazioni. La comunità ecclesiale ha contribuito allo sviluppo del paese, rendendo l'immagine dei cattolici più vivida nella vita sociale del Vietnam.

Parlando della provincia di Binh Duong, appartenente alla diocesi di Phu Cuong, nel Vietnam meridionale, con una numerosa popolazione cattolica, il quotidiano dell'Esercito Popolare Vietnamita ha scritto: "Insieme alla comunità sociale, i cattolici locali si sono uniti per trasformare Binh Duong in una provincia ricca e bella, da provincia agricola a provincia con una struttura economica specializzata nell'industria. Nel servizio, i cattolici locali hanno partecipato attivamente a movimenti di emulazione patriottica con numerose attività pratiche ed efficaci, seguendo il motto 'Vivere una buona vita sociale e una fervente vita religiosa' o anche 'Vivere il Vangelo nel cuore della nazione'."
Contribuire attivamente con il popolo di tutto il Paese alla costruzione e alla protezione della patria, insieme all'edificazione della comunità ecclesiale, secondo uno stile di vita e un modo di praticare la fede cattolica in conformità con le tradizioni nazionali, è la visione e l'orientamento generale della Chiesa vietnamita, come evidenziato nella Lettera Generale del Consiglio Episcopale Vietnamita del 1980: "La nostra Chiesa è profondamente radicata nella nazione, siamo determinati a essere attaccati al destino della nostra patria, seguendo la tradizione nazionale e integrandoci nella vita attuale del Paese, perché questa patria è dove siamo chiamati da Dio a vivere come Suoi figli. Inoltre, questo Paese è anche il grembo materno che ci porta nel processo di realizzazione della nostra vocazione di figli di Dio".

In termini economici, anche i rapporti governativi affermano chiaramente che nelle regioni cattoliche, le occupazioni tradizionali sono focalizzate su investimenti e sviluppo efficaci, il che contribuisce a creare posti di lavoro per molti lavoratori locali, a mantenere e preservare le occupazioni tradizionali e a contribuire allo sviluppo economico locale.
In questi giorni, nella gioiosa celebrazione dell'80° anniversario della Festa Nazionale del Vietnam, nonostante il maltempo, le forti piogge e le altre difficoltà nella vita sociale, causate dal tifone Kajiki del 25 e 26 agosto 2025, molti vietnamiti provenienti da diverse parti del mondo si sono recati nella capitale Hanoi per assistere alle prove di una grande parata nazionale. Si stima che oltre 30.000 ospiti e delegati abbiano partecipato a questa importante cerimonia il 2 settembre 2025, insieme a più di 16.000 soldati che, con moderni equipaggiamenti militari, e hanno sfilato per le strade. Allo stesso tempo, centinaia di migliaia di persone hanno assistito a questo importante evento per le strade di Hanoi e altre decine di milioni di persone hanno seguito l'evento attraverso i mass media.
(Agenzia Fides 2/9/2025)


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