AFRICA/CONGO RD - Un Carmelitano: “La Chiesa congolese ha un ruolo fondamentale nel processo di pacificazione del paese”

sabato, 5 settembre 2020 guerre   pace   coronavirus   corruzione   ebola   sanità  

Padre Christian Muta, Carmelitano congolese

Lubumbashi (Agenzia Fides) - “Il Congo è attraversato da una profonda crisi sociale, da povertà e precarietà: all’origine di tali problematiche, c’è l’interesse di una minoranza ad avere tutta la ricchezza del Paese. Nemmeno la pandemia di coronavirus è riuscita a pacificare le parti in guerra perché ci sono interessi per i quali la vita umana sembra valere poco”. Così riferisce all’Agenzia Fides padre Christian Muta, sacerdote congolese appartenente all’Ordine di Carmelitani Scalzi che opera nel convento "Les Buissonnets" di Lubumbashi, parlando della difficile situazione in cui versa il paese africano.
A oltre tre mesi di distanza dall’accorato appello lanciato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres prima, e da Papa Francesco poi, per un "cessate-il-fuoco universale", il missionario nota: “Qui, l’eco del messaggio di Francesco - rimarca il Carmelitano - ha avuto un riscontro assai debole e assolutamente insufficiente a convincere la maggioranza dei belligeranti a deporre le armi”.
Anche i festeggiamenti per i 60 anni dall’indipendenza dal Belgio, che la Repubblica Democratica del Congo ha celebrato il 30 giugno scorso, si sono svolti in un clima di tensione: “Instabilità politica, povertà endemica, nonostante le grandi risorse, la presenza di coronavirus e la notizia di un nuovo focolaio di Ebola nelle regioni occidentali, rendono il momento attuale molto critico”, rileva padre Muta. Tra tutti questi fattori, a pesare maggiormente è la guerra: “Gli scontri insanguinano da decenni il nord-est del Paese - riferisce - e generano mezzo milione di profughi interni oltre a centinaia di migliaia di esterni”.
“La Chiesa, in questo contesto, gioca un ruolo molto importante - afferma padre Christian - i Vescovi infatti invitano i fedeli a pregare per la riconciliazione e sono attivi nelle diocesi contestando i tentativi di corruzione e segnalando che la maggioranza parlamentare non si preoccupa del bene della gente”. “La comunità dei battezzati – conclude - trasmette al popolo il coraggio profetico ed è fedelmente accanto ai più bisognosi, annunciando il Vangelo che libera e chiama alla conversione e alla pace profonda”.
(ES) (Agenzia Fides 5/09/2020)


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