AFRICA/UGANDA - I Vescovi: “No all’uso politico della giustizia, sì al dialogo per risolvere le controversie”

mercoledì, 15 giugno 2016 vescovi   politica  

Kampala (Agenzia Fides) - “No all’uso politico della giustizia!” avvertono i Vescovi ugandesi in una dichiarazione pubblicata al termine del loro ritiro a Nsaambya, nei pressi di Kampala. “Abbiamo notato le pressioni indirette del sistema giudiziario che è usato per risolvere controversie che di norma necessitano di una soluzione politica invece di fare ricorso a interventi legali” afferma la dichiarazione firmata da Sua Ecc. Mons. John Baptist Odama, Presidente della Conferenza Episcopale dell’Uganda, pervenuta a Fides.
Il principale sfidante del Presidente Yoweri Museveni (al potere da 30 anni), Kizza Besigye, è stato posto in stato d’arresto domiciliare dall’11 maggio, con l’accusa di “tradimento”, dopo aver organizzato una cerimonia per prestare giuramento come “Presidente”. Besigye contesta i risultati delle elezioni dello scorso febbraio che hanno visto la riconferma di Museveni (vedi Fides 19/2/2016).
Dopo aver ricordato alcuni passi delle Sacre Scritture che prescrivono l’imparzialità dei giudizi, i Vescovi deplorano “l'incertezza che continua ad aleggiare in molte parti del nostro Paese”, notando che dopo le elezioni “tante persone appaiono infelici, scoraggiate e amareggiate, mentre è andata persa la speranza per un Paese migliore e più unito”.
La Conferenza Episcopale lancia quindi un appello “a tutti i leader politici perché esplorino le vie del dialogo democratico per discutere apertamente le loro recriminazioni a vari livelli, come una strategia per promuovere la responsabilità politica”. “Continuiamo ad invitare i leader politici a dare priorità alla politica dell’inclusione e non a quella dell’esclusione” concludono i Vescovi. (L.M.) (Agenzia Fides 15/6/2016)


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