ASIA/COREA DEL SUD - Nelle elezioni parlamentari la vittoria del Partito democratico

venerdì, 12 aprile 2024 politica   elezioni  

Seoul (Agenzia Fides) - Le elezioni parlamentari tenutesi il 10 aprile in Sud Corea hanno visto la vittoria del Partito Democratico e della sua coalizione:  con l'ufficializzazione del conteggio dei seggi, i partiti hanno ottenuto un totale di 175 seggi nell’Assemblea Nazionale composta da 300 membri. Inoltre  altro piccolo partito di area liberale  ha ottenuto 12 seggi con il sistema proporzionale. Il People Power Party, il partito del presidente nazionale in carica   Yoon Suk-yeol   , insieme con i partiti "satelliti", hanno ottenuto 108 seggi. Secondo la Commissione elettorale, l’affluenza alle urne per i 44 milioni di elettori aventi diritto della Corea del Sud è stata del 67%, la più alta per un’elezione parlamentare dal 1992. Il nuovo Parlamento di insedierà il 30 maggio e resterà in carica quattro anni. Dei 300 seggi, 254 sono stati eletti con voto diretto nelle circoscrizioni locali, e gli altri 46 dai partiti col sistema proporzionale, secondo le preferenze ricevute.
Indipendentemente dal risultato, il presidente Yoon, entrato in carica nel 2022, resterà al potere fino al 2027 ma notevolmente indebolito, non disponendo di una maggioranza in Parlamento. Il voto è stato considerato da molti come un prova di gradimento del presidente Yoon che ha affrontato, nel corso suo governo, difficili questioni relative all'economia interna e alla sicurezza eterna. Il sentimento pubblico nei confronti del presidente e del partito al potere si è particolarmente inasprito nei mesi precedenti le elezioni, a causa dell’impennata dei prezzi alimentari e di una prolungata crisi sanitaria. Il presidente viene definito ora dagli osservatori a livello politico  "un'anatra zoppa" in quanto ora troverà ancora più arduo attuare le propria agenda politica. I  critici lo hanno accusato anche di essersi rifiutato di licenziare  alcuni alti funzionari implicati in scandali e di non aver fin qui promosso un dialogo con l'opposizione per un coordinamento politico sulle questioni più importanti. Il presidente Yoon, affermano i commentatori, perderà slancio nel perseguire alcune politiche-chiave, come la riforma medica e l’abolizione del ministero per la parità di genere.
Tuttavia, il suo Partito ha evitato lo scenario peggiore, ovvero che i liberali ottenessero la maggioranza dei due terzi dei seggi in Parlamento, il che gli avrebbe consentito di scavalcare il potere di veto del presidente; di porre il presidente in stato di  accusa; indire un referendum per modificare la Costituzione.
In politica estera, nonostante la sconfitta, i principali orientamenti di Yoon rimangono invariati, poiché di solito non necessitano dell'approvazione parlamentare. Yoon, in un momento storico di crisi e di tensione  nei confronti della Corea del Nord, ha rafforzato  l'alleanza con gli Stati Uniti e migliorato i rapporti con il Giappone.
Alla viglia del voto, la Conferenza Episcopale cattolica della Corea aveva inviato un questionario ai partiti in lizza (vedi Fides 4/4/2024) per chiedere la loro posizione su questioni di interesse pubblico, mettendole a confronto con l'insegnamento sociale della Chiesa.
(PA) (Agenzia Fides 12/4/2024)


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