ASIA/THAILANDIA - Religions for Peace: solidarietà interreligiosa e impegno comune per una pace duratura tra Thailandia e Cambogia

giovedì, 21 agosto 2025 politica   dialogo   pace  

Catholic Bishops' Conference of Thailand

Bangkok (Agenzia Fides) - "Il dolore patito dai nostri fratelli e sorelle in questa regione grava profondamente sui nostri cuori. Noi di Religions for Peace estendiamo le nostre più sentite preghiere a tutte le vittime di violenza, a coloro che sono sfollati dalle loro case e a ogni anima che anela a sicurezza, dignità e pace": è quanto afferma una dichiarazione inviata all'Agenzia Fides da "Religions for Peace" (RfP), la coalizione multireligiosa più grande e rappresentativa al mondo, impegnata a promuovere un'azione comune tra comunità religiose per la pace. Fondata nel 1970, Religions for Peace opera a livello globale attraverso una rete di oltre 90 consigli interreligiosi nazionali e regionali, nonché reti di donne, di giovani e di capi religiosi, ed è storicamente molto presente e attiva nel Sudest asiatico, in nazioni come Thailandia, Cambogia e Myanmar.
Recita la nota di Religions for Peace, firmata dal Segretario generala Francis Kuria: "In quest'ora critica, in cui la nostra famiglia globale affronta sconvolgimenti senza precedenti, siamo chiamati a superare le divisioni e a camminare insieme nella solidarietà. Le ferite storiche che perpetuano cicli di sofferenza sono complesse e profondamente radicate, e ci chiamano a incontrarci con onestà, umiltà e compassione".
La disputa tra le due nazioni del Sudest asiatico ha investito anche luoghi di culto che si trovano al confine, che dovrebbero invece essere oasi di armonia e di pace: "I luoghi sacri e gli spazi condivisi che abbracciano Thailandia e Cambogia - afferma il testo - sono più di semplici indicatori geografici. Sono testimonianze viventi delle nostre storie intrecciate e della nostra affinità spirituale. Questi luoghi non devono essere abusati per alimentare discordia, ma piuttosto esaltati come simboli duraturi di unità e rispetto".
"Come persone di fede, ci è affidato l'imperativo morale di trascendere i confini e le ideologie che dividono. Unendoci, attraverso religioni, culture e nazioni , affermiamo la nostra comune umanità e ci impegniamo a costruire ponti di comprensione, cooperazione e pace duratura", auspica Religions for Peace, ricordando "il potere trasformativo della solidarietà interreligiosa": "Abbiamo ripetutamente visto come l'amore, la compassione e l'azione collettiva possano sanare anche le fratture più profonde, aprendo la strada alla prosperità per tutti".
Alla luce di queste considerazioni RfP invita le parti a "cessare immediatamente qualsiasi azione che possa aggravare le tensioni o causare danni a persone innocenti, rafforzando l'accordo di cessate il fuoco del 28 luglio". L'organizzazione interreligiosa auspica un impegno comune "per un cessate il fuoco permanente che possa gettare le basi per un accordo di pace giusto e duraturo", invitando a "intraprendere un dialogo significativo attraverso canali diplomatici e religiosi per affrontare le preoccupazioni di fondo". Inoltre si chiede di "onorare il patrimonio culturale e spirituale comune che lega le nazioni vicine e operare in modo collaborativo per trovare soluzioni che difendano la dignità e i diritti di tutti".
"Che i nostri sacri impegni servano da faro di riconciliazione. Possano i nostri sforzi collettivi diventare una forza trasformativa per un'unità, una prosperità e una pace durature", conclude l'appello.
(PA) (Agenzia Fides 21/8/2025)


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