AFRICA/GHANA - Il Ghana, finora esentato dagli attacchi jihadisti, si interroga sulle minaccia del terrorismo nella regione

venerdì, 2 dicembre 2022 jihadisti   chiese locali   violenza  

Accra (Agenzia Fides) – “Il dialogo ha la potenzialità di essere uno stimolo continuo ad una maggiore comprensione della verità” ha affermato p. Lazarus Anondee, Segretario generale della Conferenza episcopale cattolica del Ghana (GCBC), parlando al National Forum on Trending Conflict Issues (Sahel Peace Initiative), tenutosi ad Accra. Il forum, organizzato dal GCBC in collaborazione con il Catholic Relief Services (CRS), ha riunito i principali attori del Paese interessati a trovare modi per proteggere il Paese dall'estremismo violento e dal terrorismo.
All'evento hanno partecipato, tra gli altri, personale delle forze armate del Ghana, del servizio carcerario, del servizio di immigrazione, del Consiglio cristiano del Ghana, dei partiti politici e dei leader tradizionali.
P. Anondee ha affermato che la regione del Sahel centrale dell'Africa occidentale vede attualmente un aumento della violenza e dell'estremismo, a causa dell'indebolimento delle istituzioni nazionali e della diminuzione delle risorse naturali.
Questo a sua volta – sottolinea p. Anondee – causa la migrazione di milioni di persone in cerca di sicurezza, sia all’interno della regione sia fuori.
Il Segretario generale della Conferenza episcopale ha quindi esortato i partecipanti a collaborare con le comunità locali e la società civile, compresi i leader religiosi, per ricostruire la fiducia nelle istituzioni statali locali e nazionali e riaccendere la partecipazione civica.
Nel corso del suo intervento il colonnello dott. Tim Ba-Taa-Banah, direttore del National Counter Terrorism Fusion Center del Ministero della sicurezza nazionale, ha affermato che anche se il Ghana non ha ancora registrato alcun attacco terroristico diretto, non è immune da tali attacchi. Ha dunque esortato i ghaniani a rimanere vigili e segnalare eventuali atti sospetti alle agenzie di sicurezza.
Da notare che nella seconda metà di novembre si è tenuta nella capitale del Ghana una riunione dell'Iniziativa di Accra. L’Iniziativa avviata nel 2017 mira a coordinare gli sforzi regionali per far fronte alla crescente minaccia della violenza jihadista, che colpisce Mali, Burkina Faso e Niger e potrebbe diffondersi negli Stati costieri, come Toga e Benin che hanno già registrato alcuni attacchi terroristici.
I presidenti di Benin, Togo, Ghana, Costa d'Avorio e Burkina Faso, nonché i leader di Niger e Mali, si sono incontrati ad Accra con i rappresentanti di Unione Europea, Gran Bretagna e Francia.
Negli ultimi mesi l'Iniziativa ha assunto maggiore importanza a causa del moltiplicarsi degli attentati in Benin e Togo, ma anche a seguito di un crescente interesse da parte dei partner occidentali che stanno cercando di ridefinire la propria strategia nella regione.
Il deterioramento della sicurezza nel Sahel "minaccia di inghiottire l'intera regione dell'Africa occidentale", ha avvertito il presidente ghanese Nana Akufo-Addo all’apertura dell’incontro. (L.M.) (Agenzia Fides 2/12/2022)


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