AFRICA - “Il mondo, l’Africa in particolare, ha fame, occorre superare la logica dell’egoismo”: il Presidente del SECAM nel messaggio di Pentecoste

sabato, 4 giugno 2022 vescovi   pentecoste   fame   giustizia  

Roma (Agenzia Fides) – “Quest’anno celebriamo la Pentecoste tra molte sfide. L'anno 2022 è caratterizzato da una scala senza precedenti della fame in tutto il mondo, a causa degli effetti della pandemia di Covid-19, dei cambiamenti climatici, delle guerre prolungate e in particolare della guerra in Ucraina” afferma il Cardinale Philippe Nakellentuba Ouédraogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso), nel suo messaggio di Pentecoste in qualità di Presidente del SECAM/SCEAM (Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar).
“Secondo le conclusioni del Global Report on Food Crises (GRFC) 2022, nel 2021 circa 193 milioni di persone erano afflitte da grave insicurezza alimentare e necessitavano di assistenza urgente in 53 Paesi/territori e si prevede che le prospettive per l'insicurezza alimentare acuta globale nel 2022 peggioreranno ulteriormente rispetto al 2021” ricorda il Cardinale. “La maggior parte dei Paesi colpiti dalla carestia si trova in Africa” sottolinea. “Infatti, secondo la FAO, i livelli di estrema insicurezza alimentare in Africa sono “quasi quadruplicati tra il 2019 e il 2022”, con oltre 281 milioni di persone alla fame nel 2021”.
Il Presidente del SECAM richiama i fedeli al fatto che in quanto “discepoli di Gesù oggi, siamo invitati a rompere la logica dell'accaparramento egoistico dei beni e ad imparare a condividere con gli altri”. “I beni, infatti, sono un dono di Dio per tutti gli uomini e appartengono a tutti” sottolinea il Cardinale Ouédraogo richiamando il Concilio Vaticano II: “Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene all'uso di tutti gli uomini e di tutti i popoli, e pertanto i beni creati debbono essere partecipati equamente a tutti, secondo la regola della giustizia, inseparabile dalla carità” ((GS 69).
Il Presidente del SECAM lancia un appello “ai governi e alle organizzazioni umanitarie affinché facciano tutto il possibile affinché nessuno muoia per mancanza di cibo. Incoraggiamo inoltre lo sviluppo di politiche e programmi efficaci che valorizzino la produzione alimentare locale e combattano lo spreco alimentare; proteggano i terreni agricoli e garantiscano l'accesso alla popolazione contadina. Perché la soluzione alla fame non si raggiungerà solo attraverso l'aiuto alimentare. L'aiuto alimentare dovrebbe essere visto come una soluzione temporanea e con lo scopo di consentire a una determinata popolazione di sopravvivere in una situazione di crisi”.
Il Cardinale Ouédraogo conclude ricordano che “la Pentecoste è anche la festa della pace. Fu insieme al soffio dello Spirito Santo che Gesù disse: «La pace sia con voi» (Gv 20, 21). Quindi preghiamo per la pace nel mondo e specialmente nel nostro continente. Lo Spirito di Pentecoste ci faccia capire a tutti che “la costruzione della pace sociale in un Paese non è mai finita, ma è un compito che non prevede tregua e richiede l'impegno di tutti”. Possiamo tutti essere strumenti di pace e lavorare per la pace!”.
(L.M.) (Agenzia Fides 4/6/2022)


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