AFRICA/CONGO R.D. - Liberare bambini e ragazzi dalla moderna schiavitù: premiate le suore del Buon Pastore

mercoledì, 7 aprile 2021 diritti umani   lavoro minorile   schiavitù  

Kinshasa (Agenzia Fides) - "Vincere lo Stop Slavery Hero Award, oltre ad essere un importante riconoscimento del nostro lavoro quotidiano nelle comunità minerarie nella Repubblica Democratica del Congo per eliminare il lavoro minorile - proprio nell’Anno Internazionale per l'Eliminazione del Lavoro Minorile - ci offre l'opportunità di fare luce sulle violazioni dei diritti umani e sul lavoro forzato nella filiera del cobalto”: lo dice all’Agenzia Fides Suor Jane Wainoi Kabui, direttrice del programma, riferendo dell’assegnazione dello Stop Slavery Hero Award 2021 a “Bon Pasteur Kolwezi”, il programma sostenuto dalla Good Shepherd International Foundation, organizzazione no profit costituita nel 2008 dalla Congregazione delle Suore del Buon Pastore, presente in 73 paesi nel mondo, per sostenere i progetti di cooperazione e sviluppo in Africa, Asia e America Latina.
Lo “Stop Slavery Award” è un riconoscimento annuale offerto dalla Thomson Reuters Foundation che inizialmente premiava le aziende promotrici di misure e pratiche atte a eliminare il lavoro forzato dalle loro filiere di approvvigionamento. Oggi ha allargato il suo interesse a tutte quelle Ong e realtà che sul campo contrastano le forme di schiavitù moderna che colpisce 40 milioni di persone nel mondo. “La schiavitù moderna – ha ripreso la religiosa - è reale e dilagante, anche nel settore minerario. In questo periodo in cui la schiavitù assume forme meno conosciute per nascondere i suoi artigli e mimetizzarsi sotto un nuovo abito, i bambini, le ragazze e le donne sono coloro che hanno bisogno più che mai di sostegno, per liberarsi dalle catene che impediscono loro di accedere ai diritti più basilari”.
Bon Pasteur Kolwezi, con il supporto della Good Shepherd International Foundation, lavora con successo dal 2013 per eliminare le più gravi forme di lavoro minorile che colpiscono le comunità minerarie artigianali del cobalto nella provincia di Lualaba, nella Repubblica Democratica del Congo, integrando diritti umani e sviluppo comunitario, per migliorare le condizioni di vita di migliaia di congolesi a Kolwezi.
Negli ultimi otto anni, Bon Pasteur Kolwezi e Good Shepherd International Foundation hanno ottenuto importanti risultati, attraverso un modello multidimensionale che comprende educazione e protezione dei bambini, opportunità economiche alternative per il sostentamento delle famiglie protezione sociale e difesa dei diritti delle comunità. Tra questi si segnalano 9.000 bambini, donne e ragazze di 8 comunità minerarie artigianali di Kolwezi che hanno trovato voce e dignità, più di 3000 bambini sottratti alla dura vita delle miniere che ora frequentano la scuola, oltre un migliaio tra ragazze e donne che hanno avviato un'attività agricola o ottenuto competenze e capacità per accedere a lavori dignitosi.
Aggiunge Nicodème Kahilu, direttore del programma di monitoraggio e valutazione di Bon Pasteur: “La nostra missione per costruire speranza pace e giustizia in queste comunità del Congo continua. Non c'è futuro se i bambini sono costretti a lavorare per provvedere alle loro famiglie colpite dalla povertà estrema, quando vengono sfruttati in lavori pericolosi nelle miniere di cobalto semplicemente perché il lavoro dei bambini è il lavoro più economico e permette alle compagnie minerarie e alle aziende del settore elettronico e automobilistico di realizzare profitti da questo sistema di approvvigionamento. Vedere centinaia di bambini scavare, frantumare, lavare, smistare, impilare, caricare e trasportare minerali per pochi centesimi mette in discussione la stessa nostra società e un modello di sviluppo che è incapace di proteggerli, mentre li si priva della loro infanzia. Noi di Pasteur Kolwezi crediamo fermamente che comunque un cambiamento sia possibile. La lotta contro la schiavitù moderna è efficace quando l'impegno a lungo termine dell'industria mineraria e delle aziende della filiera delle batterie per sostenere lo sviluppo delle comunità è combinato con programmi sociali che proteggano le vittime di sfruttamento e quando l'applicazione delle leggi e dei regolamenti da parte delle istituzioni e del governo diventa l’azione prioritaria per porre fine al lavoro minorile e ridurre le violazioni dei diritti umani in tutte le catene di approvvigionamento.”
(LA) (Agenzia Fides 7/4/2021)


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