Kinshasa (Agenzia Fides) – Nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2025, nell'Irhambi Katana nella provincia del Sud Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo) almeno dodici persone, uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono stati arrestati e successivamente sommariamente giustiziati da elementi dell'AFC-M23 con il pretesto di collaborazione e/o appartenenza al Wazalendo.
Lo afferma una nota pervenuta all’Agenzia Fides redatta da fonti locali che si dicono “profondamente preoccupati e addolorati per i massacri e le esecuzioni sommarie di civili disarmati che si sono intensificati negli ultimi giorni in diverse aree della provincia del Sud Kivu, perpetrati dall’Alleanza del Fiume Congo (AFC) – Movimento 23 Marzo (AFC-M23)”.
L’AFC-M23 è il movimento ribelle, sostenuto dell’esercito ruandese, che a inizio anno ha conquistato buon parte delle provincie del Nord e Sud Kivu. A contrastare ii ribelli vi sono le milizie locali "Wazalendo” le cui azioni però stanno avendo un impatto negativo sui civili. “Infatti -afferma la nota- di fronte ai sempre più frequenti attacchi e imboscate dei miliziani "Wazalendo" contro i convogli dell'AFC-M23 e altre postazioni, questi ultimi stanno commettendo gravi atrocità contro i civili, erroneamente associati ai combattenti Wazalendo”. “Per loro, qualsiasi giovane proveniente dai villaggi o dalle colline da cui hanno origine gli attacchi è automaticamente considerato un Wazalendo e merita solo una pallottola in testa”.
Si segnalano inoltre attacchi a centri sanitari come quello a Chahoboka dove i soldati dell'AFC-M23 hanno fatto irruzione intorno alle 22 del 23 novembre, catturando e giustiziando tre uomini – un paziente e due operatori sanitari. I loro corpi crivellati di colpi d’arma da fuoco sono stati rinvenuti questa mattina non lontano dalla struttura sanitaria.
“Anche nel capoluogo del Sud Kivu, Bukavu, i motociclisti vengono freddamente uccisi a bruciapelo, senza la minima compassione, come è accaduto il 24 novembre al mercato di Nguba, dove un motociclista è stato colpito due volte da una poliziotta dell'AFC-M23. Questo porta il numero di motociclisti uccisi nella città di Bukavu a quattro nell'arco di una settimana” afferma la nota pervenuta all’Agenzia Fides.
“La difesa delle popolazioni del Sud-Kivu è stata in gran parte lasciata ai Wazalendo che a loro volta commettono violenze” commenta a Fides un missionario con vasta conoscenza della regione. “Non si sa cosa questi diverranno. La diplomazia internazionale sanzionando seriamente il Ruanda avrebbe forse potuto evitare questo massacro reciproco tra le popolazioni” conclude.
Nell'ottobre 2025, il Kivu Security Tracker (KST) ha documentato 145 scontri armati. L'M23/AFC è stato coinvolto in 89 di questi. Nonostante i processi di pace intrapresi per raggiungere una risoluzione pacifica di questa crisi, i combattimenti sul campo si sono intensificati e la violenza da parte di altri gruppi persiste. (L.M.) (Agenzia Fides 25/11/2025)