AMERICA/COLOMBIA - Sette riflessioni per votare per il bene comune

martedì, 22 ottobre 2019 elezioni   situazione sociale   politica   riconciliazione   emarginazione   conferenze episcopali  

Bogotà (Agenzia Fides) – Domenica 27 ottobre i colombiani saranno chiamati a eleggere le amministrazioni dei Dipartimenti e dei Comuni per il periodo 2020-2023. I Vescovi, attraverso un comunicato della Presidenza della Conferenza Episcopale, pervenuto a Fides, propongono “Sette riflessioni per votare per il bene di tutti”, “per esercitare un voto responsabile, libero e consapevole che dia trasparenza al processo elettorale”.
In primo luogo i Vescovi mettono in evidenza l’importanza di queste elezioni per consolidare un progetto comune di paese, “tenendo conto delle situazioni e delle necessità proprie di ogni regione, dipartimento, municipio o località”. “Ricordiamo che la costruzione della pace e dello sviluppo integrale per i colombiani inizia prima di tutto nei territori”.
“Le elezioni sono opportunità per rafforzare o recuperare i valori che sostengono la vita sociale” prosegue il testo, indicando la solidarietà, l’amore per la patria, il rispetto degli altri, la verità. Inoltre sono occasione per rafforzare anche “le istituzioni che assicurano lo sviluppo armonico della persona e della società”, come la famiglia, la scuola, la forza pubblica...
“Il criterio fondamentale che ci deve guidare al momento di votare è quello di procurare il bene di tutti” ribadiscono i Vescovi, che sottolineano la necessità per i candidati di presentare “proposte chiare, fattibili e complete”, che rispondano alle sfide più urgenti del paese. “Le elezioni devono sostenere il lavoro per la riconciliazione e la convivenza pacifica – proseguono -. L’unità deve prevalere sul conflitto. Non permettiamo che le campagne elettorali e le votazioni aumentino le divisioni e le violenze. Appoggiamo candidati che favoriscano il rispetto dei diritti umani e l’unità dei cittadini”.
Nelle ultime due considerazioni il comunicato dei Vescovi sottolinea che il processo elettorale “perché realmente porti al bene comune, deve essere trasparente e limpido”, evitando quindi la corruzione, la compravendita dei voti, le frodi, l’alterazione dei risultati… Infine ribadiscono che “rinunciare di esercitare il diritto e il dovere di votare è negare un servizio alla giustizia e al progresso della nostra patria”. La riflessione della Conferenza episcopale è presentata attraverso un video, dal Segretario generale, Mons. Elkin Alvarez Botero, Vescovo ausiliare di Medellin. (SL) (Agenzia Fides 22/10/2019)


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