AMERICA/PERU' - I battezzati chiamati a contrastare la corruzione

mercoledì, 13 marzo 2019 corruzione   società civile   migranti   evangelizzazione   missione   animazione missionaria  

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I battezzati chiamati a contrastare la corruzione

Lima (Agenzia Fides) - Di fronte alla grave situazione di corruzione, a vari livelli, e di crisi morale in atto nel paese andino, i cattolici non possono “restare a guardare”: l’opera dei missionari dei Comboniani, sottolineando alcuni aspetti critici che stanno investendo la società, invita al recupero dei valori cristiani
“La corruzione è il problema più grave attualmente in Perù” dice all’Agenzia Fides, padre Giuseppe Messetti, missionario Comboniano proveniente dalla diocesi di Huànuco. “E’ presente soprattutto nella politica, nell’economia, nella salute, nell’educazione, perfino nell’esercito”, rileva. “Adesso – aggiunge – si sta diffondendo nella società un rifiuto del fenomeno corruttivo e una certa sensibilità popolare per avere politici più onesti e trasparenti”. Segno che questa situazione ha generato nella popolazione una profonda sfiducia ma anche “una richiesta di autentica giustizia”: un tema che l’opera missionaria della Chiesa intercetta e promuove nella sua pastorale.
Un altro aspetto che interpella la missione della Chiesa è quello che tocca la presenza dei migranti: attualmente, circa l’80% degli immigrati venezuelani giunti in Perù ora si trova a Lima, e il 70% vive grazie a una “economia informale”. Dopo le prime inevitabili tensioni sociali, adesso a prevalere sono segnali di integrazione e accoglienza: “Lo Stato - spiega padre Messetti - ha consentito ai venezuelani di ottenere un permesso di permanenza annuale per avere la possibilità di trovare lavoro”.
Dalla giustizia alla moralizzazione della vita pubblica, passando per l’accoglienza dei migranti e l’imminente Sinodo Panamazzonico (previsto per ottobre 2019), le sfide della Chiesa cattolica in Perù sono molte. “La prima sfida - puntualizza padre Messetti - è quella di tornare a recuperare uno stile di Chiesa aperta e fedele al Vangelo”, soprattutto per contrastare il dilagante fenomeno delle sette religiose, provenienti dal Nord America: ”Trent’anni fa, la percentuale dei cattolici era tra l’85 e il 90%. Oggi siamo a meno del 70%”. Però - conclude il missionario - vedo che c’è una buona disponibilità nell’episcopato a riprendere in mano la questione e interrogarsi sull’opera di evangelizzazione e sula formazione permanente delle comunità locali”. (ES) (Agenzia Fides 13/3/2019).


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