ASIA/TERRA SANTA - Betlemme, sacerdote francescano aggredito per aver difeso i pellegrini

lunedì, 4 giugno 2018 luoghi santi   aree di crisi   medio oriente  

ankawa.com

Betlemme (Agenzia Fides) – Si chiama padre Fadi Shalufa ed è responsabile del santuario della “grotta del latte” il sacerdote francescano che lo scorso 1° giugno è stato aggredito da uno dei due giovani uomini che in precedenza avevano molestato un gruppo di pellegrini in visita nella città natale di Gesù. I due aggressori sono stati arrestati dalla polizia palestinese.
La dinamica dell'aggressione è stata fornita ai media da Wadie Abunassar, portavoce dell'Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa, anche allo scopo di correggere versioni non esatte dell'accaduto, rilanciate sui media locali e sulle reti social. I due giovani - secondo quanto riferito dal portavoce dei Vescovi cattolici di Terra Santa – stavano disturbando un gruppo di pellegrini diretti verso la chiesa della grotta del latte, adiacente alla Basilica della Natività. Davanti a tale comportamento, padre Fadi si è limitato a far entrare i pellegrini velocemente nella chiesa, per poi chiudere il cancello e impedire così l'accesso ai due molestatori. Da quel momento i due hanno cominciato a inveire contro il frate, e uno di loro ha anche provato a colpirlo attraverso l'inferriata del cancello con un oggetto contundente (probabilmente un coltello) senza riuscire a ferirlo. La scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza (vedi foto). Wadi Abunassar ha ringraziato l'Autorità nazionale per essersi mossa con rapidità fermando i due aggressori. E ha invitato gli utilizzatori di social media a non rilanciare versioni non verificate dell'incidente. Anche la Custodia Francescana di Terra santa, secondo quanto riportato dal sito d'informazione online abouna.org, ha espresso fiducia nelle autorità palestinesi e nel loro impegno a garantire il libero accesso ai Luoghi Santi, ricordando che “la sicurezza dei pellegrini, sia locali che stranieri, cristiani o musulmani, è sacra quanto la santità dei luoghi da loro visitati”. (GV) (Agenzia Fides 4/6/2018).


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