ASIA/NEPAL - Ricostruzione dopo il terremoto: i programmi della Caritas Nepal

martedì, 22 maggio 2018 terremoto   solidarietà   caritas   chiese locali  

Kathmandu (Agenzia Fides) - La Caritas Nepal, organismo della Chiesa cattolica, ha intensificato i suoi sforzi per ricostruire le case e le strutture nelle comunità colpite dal terremoto del 2015. Come appreso da Fides, la Caritas ha investito, nel complesso, oltre 36 milioni di euro per aiutare le comunità locali a riprendere la vita e le attività economiche e sociali, per sanare le ferite inflitte dal disastro. "Con un team di sacerdoti, suore e laici, la Caritas Nepal si è focalizzata per aiutare le popolazioni a riguadagnare i mezzi di sostentamento", racconta a Fides suor Marissa, della Congregazione di Gesù.
Una delle principali aree di azione tocca l'agricoltura sostenibile per consentire alle piccole famiglie di agricoltori di riavere la sicurezza alimentare e mezzi di sussistenza sostenibili, dato che circa due terzi della popolazione nepalese dipende per il sostentamento dall'agricoltura.
Inoltre la Caritas Nepal ha istituito un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell'Aids, attraverso incontri di formazione e sensibilizzazione, programmi radiofonici e diffusione di opuscoli informativi. Ci sono anche progetti più piccoli, che puntano allo sviluppo delle competenze, con programmi di risparmio e di microcredito, e programmi di istruzione per i bambini sfollati durante la guerra civile, durata un decennio (1996-2006).
Il Nepal è uno dei paesi più poveri dell'Asia meridionale. Quasi un quarto dei suoi 31 milioni di abitanti vive con 2 dollari al giorno. Negli ultimi 20 anni le turbolenze politiche hanno ostacolato lo sviluppo nel paese himalayano, colpito poi da forti terremoti ad aprile 2015 che hanno fatto 9.000 vittime, oltre 22.000 feriti e migliaia di sfollati senzatetto, con danni che la Banca Mondiale ha stimato in 7 miliardi di dollari USA. I terremoti hanno distrutto oltre 750.000 case in tutto il paese, principalmente nelle aree rurali. Ma ora, anche grazie alla rete Caritas, molte persone stanno finalmente ricostruendo le loro case e le loro vite. (SD) (Agenzia Fides 22/5/2018)


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