ASIA/IRAQ - La cattolica caldea Lara Zara eletta sindaco di Alqosh

venerdì, 28 luglio 2017 chiese orientali   medio oriente   politica   geopolitica   donne  

Twitter

Alqosh (Agenzia Fides) – La cattolica caldea Lara Yussif Zara è il nuovo sindaco di Alqosh, la cittadina della Piana di Ninive abitata in maggioranza da cristiani, che per tre anni si trovata a essere il centro abitato più vicino alla linea di confine coi territori occupati dai jihadisti dello Stato Islamico. Il Consiglio comunale di Qaraqosh, riunitosi giovedì 27 luglio, ha votato all'unanimità per la sua elezione, preferendola a un candidato concorrente. Nata nel 1982, e laureatasi in economia e management nel 2006, Lara (che nella foto compare accanto al Patriarca caldeo Louis Raphael Sako) è la prima donna a ricoprire la carica di sindaco di Alqosh. Succede all'altro caldeo, Abdul Micha, il sindaco che era stato rimosso con accuse di corruzione su disposizione di Bashar al Kiki, a capo del Consiglio provinciale di Ninive, membro del Partito Democratico del Kurdistan.
La scelta di Lara Zara come sindaco di Alqosh potrebbe stemperare le tensioni e i malumori circolati nelle ultime settimane tra le comunità cristiane locali. Come riferito da Fides (vedi Fides 19,20 e 21/7/2017), diversi osservatori avevano interpretato la rimozione del sindaco Abdul come una mossa orchestrata da forze politiche curde, e una conferma dei disegni coltivati sulla Piana di Ninive e su tutta la Provincia omonima dal governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, quello che ha indetto per il prossimo 25 settembre un referendum indipendentista con l'intento di proclamare la secessione unilaterale dall'Iraq. Politici cristiani iracheni, come il parlamentare Yonadam Kanna, Segretario generale del Movimento democratico assiro, in recenti interviste avevano denunciato pressioni e operazioni politiche di forze regionali sulle minoranze locali - compresi i cristiani – per spingere anche le popolazioni della Piana di Ninive a sostenere la futura indipendenza del Kurdistan iracheno. (GV) (Agenzia Fides 28/7/2017).


Condividi: