ASIA/AFGHANISTAN - Le violenze impediscono agli operatori umanitari di fornire cure mediche sicure

giovedì, 9 luglio 2015

Kunduz (Agenzia Fides) – Diventano sempre più acute le violenze e gli atti vandalici contro persone e strutture di assistenza nel Paese. Solo pochi giorni fa, alcuni uomini armati delle forze speciali afghane sono entrati nel centro traumatologico dell’ospedale gestito dall’organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere (MSF) a Kunduz, hanno isolato la struttura e iniziato a sparare in aria. Dopo circa un’ora di aggressioni e minacce, gli uomini armati hanno lasciato il complesso ospedaliero. Il centro di Kunduz è l’unica struttura del genere, in tutta la regione nord-orientale dell’Afghanistan, a fornire cure traumatologiche salvavita. Qui, tutti i pazienti possono ricevere cure medico-chirurgiche gratuite. Nel 2014 sono stati assistiti più di 22 mila pazienti e sono stati effettuati più di 5.900 interventi chirurgici. Le ultime incursioni, le minacce al personale e ai pazienti di MSF e l’impossibilità di fornire cure mediche in un ambiente sicuro costringono gli operatori a sospendere temporaneamente le attività. (AP) (9/7/2015 Agenzia Fides)


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