ASIA/MYANMAR - Nuova legge sulla libertà religiosa? La Chiesa dissente

venerdì, 11 aprile 2014

Yangon (Agenzia Fides) – Il presidente del Myanmar, Thein Sein, ha chiesto al Parlamento di esaminare la bozza di una nuova legge sulla libertà religiosa: il provvedimento – che dovrebbe servire a tutelare la minoranza musulmana, vittima di violenze – limita i matrimoni interreligiosi e le conversioni da una fede all’altra, vieta la poligamia e promuove un controllo delle nascite. Il Parlamento e i diversi ministri valuteranno la bozza e ne discuteranno a maggio.
Come appreso da Fides, la proposta di Thein Sein prende le mosse da una petizione presentata da un movimento dai monaci buddisti e firmata da oltre 1,3 milioni di persone con lo scopo di “proteggere la razza e la religione della nazione a maggioranza buddista”. Il gruppo promotore è il noto “Movimento 969”, violento e intollerante, che organizza da mesi manifestazioni di odio e violenze concrete sui musulmani birmani, accusati di essere una minaccia per il paese.
La proposta di legge ha trovato dissensi a livello politico e religioso. Aung San Suu Kyi, leader della “Lega nazionale per la democrazia”, ha criticato la proposta affermando che discrimina le donne e viola i diritti umani e le libertà personali.
In una nota inviata a Fides, Sua Ecc. Mons. Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, dissente con la proposta, chiedendo allo stato di “non interferire con il diritto individuale a scegliere la propria religione”. La legge, afferma, “limita la libertà religiosa in Myanmar in un momento in cui i cittadini stanno guadagnando libertà in altri settori. La conversione è un fatto di coscienza, che nessuno può coartare”. La legge, prevedendo restrizioni ai matrimoni interreligiosi, “comprometterebbe la libera decisione di una donna di fondare una famiglia”. L’Arcivescovo, ricordando i pregiudizi e la campagna di odio condotta contro i musulmani birmani, invita all’armonia religiosa. La costituzione del Myanmar assegna una “posizione speciale” al buddismo, come fede professata dalla maggioranza della popolazione, ma riconosce anche altre religioni come cristianesimo, islam, induismo e animismo. (PA) (Agenzia Fides 11/4/2014)


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