ASIA/THAILANDIA - Due casi sospetti di influenza aviaria nell'uomo, timore di una nuova pandemia globale

lunedì, 26 luglio 2004

Roma (Agenzia Fides) - Due bambini thailandesi sono sotto osservazione perchè si pensa possano aver contratto l’influenza aviaria, il virus noto come influenza dei polli. Secondo i medici il virus letale sta tornando a dilagare, dopo avere già fatto strage di pollame all'inizio dell'anno in Asia.
I due bambini sono entrambi della provincia nordorientale di Nong Khai vicino al confine col Laos, una zona dove l'influenza dei polli è apparsa più virulenta.
Dall'inizio dell'anno il virus ha ucciso 24 persone nel continente asiatico. La Thailandia aveva già annunciato la propagazione del virus della febbre aviaria tra gli animali in sei nuove province tra cui quella di Bangkok, in totale in 15 delle 76 province thailandesi.
Nella sola Thailandia l’epidemia ha causato lo scorso inverno la morte di otto persone e l’uccisione di 36 milioni di polli. Il bilancio in Vietnam era stato di 16 persone morte, e il virus si era propagato in una decina di altri paesi asiatici. Anche la Cina ha recentemente annunciato una preoccupante ripresa dell'epidemia tra gli animali, ma nessun nuovo caso di contagio umano.
Uscirà dalla quarantena tra pochi giorni il gruppo di 114 cinesi che entrarono in contatto con polli infetti nei luoghi dell’epidemia.
L’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea la necessità di mantenere alta la guardia, adottando tutte le precauzioni possibili. Rimane in agguato anche il pericolo di un nuovo virus influenzale capace di dare vita a una pandemia gobale. Perciò l’Oms raccomanda di adottare tutte le precauzioni per proteggere il personale coinvolto nell’abbattimento dei polli infetti, che deve essere equipaggiato con abiti protettivi, occhiali e mascherine e vaccinato contro l'influenza. La vaccinazione è indicata anche per chi lavora al trasporto, alla sepoltura o alla distruzione delle carcasse.
L’epidemia di influenza dei polli era comparsa a metà dicembre nella Corea del Sud, ha poi colpito altri paesi dell'Asia e fatto registrare preoccupanti casi anche tra gli esseri umani. (AP) (26/7/2004 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:328)


Condividi: