AFRICA/SIERRA LEONE - Concluso il rimpatrio di 280mila cittadini della Sierra Leone che si erano rifugiati nei paesi limitrofi

giovedì, 22 luglio 2004

Roma (Agenzia Fides)-“Con il ritorno degli ultimi dei circa 280mila rifugiati sierraleonesi rimpatriati dalla fine del decennale conflitto nel 2000, si è concluso il programma di rimpatrio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)” afferma un comunicato dell’UNHCR pervenuto all’Agenzia Fides. Ieri, 21 luglio, l’ultimo convoglio UNHCR dalla Liberia ha attraversato il fiume Mano entrando in Sierra Leone con a bordo 286 rifugiati, cosi come era partito alla volta della Sierra Leone l’ultimo convoglio con 329 rifugiati proveniente dalla Guinea.
Il programma di rimpatrio volontario assistito UNHCR sarebbe dovuto concludersi lo scorso 30 giugno, ma a causa della gran quantità di richieste pervenute da parte di rifugiati sierraleonesi in Liberia è stato prolungato fino alla fine di luglio. Il ritmo dei rimpatri in Sierra Leone è aumentato notevolmente negli ultimi mesi poiché i rifugiati, soprattutto quelli che si trovavano in Liberia e Guinea, si sono affrettati a tornare nel proprio paese prima che il programma UNHCR terminasse.
A causa del conflitto, circa 120mila sierraleonesi erano fuggiti in Liberia e 370mila in Guinea. “È davvero incoraggiante vedere così tanti rifugiati tornare in Sierra Leone così determinati a ricostruire le proprie vite dopo aver vissuto per quasi dieci anni nei campi profughi dei paesi limitrofi” ha dichiarato l’Alto Commissario per i rifugiati Ruud Lubbers.
Lubbers, che ha svolto diverse missioni nella regione dell’Africa occidentale, ha evidenziato in particolar modo la necessità di perseguire soluzioni durevoli per le cosiddette “crisi di rifugiati protratte”, quelle in cui i rifugiati si trovano in esilio per anni o anche per decenni. Nonostante il numero delle persone di cui si occupa l’UNHCR sia complessivamente diminuito, passando dai 21,8 milioni dell’inizio del 2001 ai 17,1 milioni all’inizio del 2004, nel mondo vi sono ancora 38 situazioni in cui i rifugiati si trovano in esilio da cinque anni o più.
Finora quest’anno circa 25mila rifugiati sierraleonesi hanno fatto ritorno nel proprio paese soprattutto da Guinea e Liberia, ma anche - in misura minore - da altri paesi, quali Mali, Senegal, Ghana, Nigeria e Gambia. Complessivamente, dall’inizio del rimpatrio nel 2001, l’UNHCR ha assistito 178mila rifugiati a rientrare nel paese, mentre altri 92mila hanno preferito tornarvi autonomamente.
Circa 15mila rifugiati sierraleonesi hanno invece deciso di rimanere nei paesi d’asilo e integrarsi localmente. Nei paesi in cui più rifugiati hanno deciso restare, l’UNHCR contribuirà alla loro integrazione attraverso la realizzazione di progetti specifici. I rifugiati rimpatriati con l’assistenza dell’UNHCR hanno ricevuto aiuti alimentari, non alimentari e attrezzi per l’agricoltura durante le soste nei centri di transito in Sierra Leone.
“I rifugiati rimpatriati si trovano ad affrontare molte sfide mentre cercano di reintegrarsi nelle propri comunità di origine, soprattutto coloro che durante la guerra hanno subito terribili mutilazioni” ha aggiunto l’Alto Commissario. L’UNHCR e le agenzie partner, insieme al team delle Nazioni Unite operativo nel paese e al governo, assisteranno i rifugiati rientrati nella reintegrazione attraverso diversi progetti - che includono corsi di formazione professionale, costruzione di ospedali e pozzi e ristrutturazione di scuole - fino alla fine del 2005. (L.M.) (Agenzia Fides 22/7/2004 righe 43 parole 521)


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