AFRICA/SIERRA LEONE - Fallito golpe: incriminato l’ex Presidente Koroma che ottiene asilo politico in Nigeria

giovedì, 4 gennaio 2024 golpe  


Freetown (Agenzia Fides) – L’ex Presidente della Sierra Leone, Ernest Bai Koroma è stato accusato ieri, 3 gennaio di quattro capi d’accusa, incluso quello di tradimento, in relazione al fallito golpe del 26 novembre (vedi Fides 28/11/2023).
Fin da subito le autorità avevano affermato che il fallito golpe era stato guidato principalmente dalle guardie del corpo di Koroma.
L’ex Presidente è atteso in Nigeria oggi, 4 gennaio, per chiedere asilo politico in seguito ad un accordo raggiunto con le autorità di Freetown dalla commissione della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (CEDEAO/ECOWAS).
L'annuncio dell'arrivo di Koroma in Nigeria è stato dato da una dichiarazione del Ministro dell'Informazione e dell'Educazione Civica della Sierra Leone, Chernor Bah.
Secondo la dichiarazione, Koroma è accusato di tradimento, di non aver avvertito le autorità del tentativo di golpe e di due capi di imputazione per aver ospitato dei ricercati.
In una lettera indirizzata all'attuale Presidente della Sierra Leone, Julius Bio, il presidente della commissione ECOWAS, Omar Alieu Touray, ha chiesto il trasferimento temporaneo di Koroma ad Abuja, in Nigeria.
La lettera, datata 2 gennaio 2024, è stata inviata in copia anche al Presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu, al Presidente ghaniano Nana Akufo-Addo e a quello del Senegal Macky Sall.
L'ECOWAS ha citato la necessità di garantire la sicurezza e il benessere di Koroma durante i procedimenti legali in corso. La lettera riafferma l'impegno dell'organizzazione nel promuovere la pace, la stabilità e lo Stato di diritto nell'Africa occidentale.
L’incriminazione di Koroma rischia di accrescere le tensioni in Sierra Leone in seguito al tentativo di colpo di Stato e alle controverse elezioni in cui il presidente Julius Maada Bio è stato rieletto per un secondo mandato nel giugno 2023. Le tensioni sono in aumento nel Paese che si sta ancora riprendendo della guerra civile (1991-2002) nella quale furono uccise più di 50.000 persone. (L.M.) (Agenzia Fides 4/1/2024)


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