VATICANO - Il Mese di Maria - «Meryemana»: la Casa di Maria ad Efeso

giovedì, 31 maggio 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Nella Bibbia, Gesù sulla croce affidò sua madre a San Giovanni l’Evangelista. Intorno all’anno 37, dopo la morte di Cristo, San Giovanni condusse la Vergine Maria ad Efeso. Visse lì, fino alla fine dei suoi giorni, in una piccola casa (Maryemana evi) costruita per Lei sul Bulbul Dagi (Koressor, Monte Rossignol). Oggigiorno è un luogo di pellegrinaggio popolare per i Cristiani ed i Musulmani. Questa casa è stata riconosciuta dal Vaticano: le celebrazioni vi si svolgono regolarmente il 15 agosto e in altri tempi dell’anno. È una modesta casa di pietra, situata ad 8 km da Selçuk (Efeso) e a 25 km da Kusadasi. Gregorio di Tours (538-597) è stato il primo a parlare di una “venerabile cappella” situata su di una montagna presso Efeso: “In cima ad una montagna vicino ad Efeso, ci sono quattro mura senza tetto. Giovanni abitò all’interno di quelle mura” (Liber Miraculorum I, 30). La casa della Vergine Maria è stata scoperta nel XIX secolo da alcuni archeologi che hanno condotto le loro ricerche a partire dagli scritti della veggente tedesca Anne Catherine Emmerich. La veggente è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004.
Nel 1891 i Padri Lazzaristi Poulin e Jung, del Collegio francese di Izmir in Turchia, e Suor Maria di Grancey, vollero verificare l’autenticità delle visioni riguardanti Efeso, a 50 km da Izmir. Ciò che scoprirono era straordinariamente conforme alle descrizioni di Anne Catherine Emmerich. Grazie ad alcune donazioni, la “Casa di Maria” e la proprietà che la circonda, sono state acquistate. C’è ragione di pensare che la cappella bizantina del VII secolo, restaurata dalle fondamenta del I secolo, che portava il nome di “Panaghia-Capulu” (la Porta della Santissima), sia stata edificata effettivamente sui resti della casa di Maria.
Dalla proclamazione del dogma dell’Assunzione nel 1950, il governo turco ha aperto una strada che va da Efeso alla casa di Maria, così milioni di turisti hanno scoperto “Meryemana” (la Madre Maria), come viene chiamato questo Santuario.
Milioni di pellegrini cattolici, ortodossi (da Romania, Grecia, Russia), protestanti (tedeschi, americani) ed anglicani vengono ad Efeso. Ad Efeso San Giovanni avrebbe scritto il suo Vangelo; sull’isola di Patmos, ad alcuni chilometri in linea d’aria, ha ricevuto le rivelazioni dell’Apocalisse. San Paolo ha vissuto tre anni ad Efeso. Le Sette Chiese dell’Apocalisse stanno tutte nella regione di Efeso. È ad Efeso che nel 431 ebbe luogo il Concilio che dichiarò Maria Madre di Dio (“Theotokos”), nella prima chiesa al mondo che le fu dedicata. Quello che si scopre della Madre di Dio nella casa di Efeso, è emblematico della sua Missione Materna di misericordia, di pace, di unità, di cui vuole dar prova al mondo intero, a tutti i suoi figli.
Papa Paolo VI si è recato in pellegrinaggio alla Casa di Maria il 26 luglio 1967. Papa Giovanni Paolo II si fermò in questo Santuario il 30 novembre 1979. Durante il suo viaggio in Turchia, Papa Benedetto XVI ha celebrato la Messa al santuario “Meryemana evi”, mercoledì 29 novembre 2006. (J.M.) (Agenzia Fides 31/5/2007, righe 35, parole 513)


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