ASIA/TAILANDIA - Milioni di bambini non vengono registrati alla nascita e rimangono privi di ogni tipo di assistenza

mercoledì, 31 agosto 2011

Bangkok (Agenzia Fides) – A cinquanta anni dall’approvazione della Convention on the Reduction of Statelessness, 12 milioni di persone sono ancora prive di cittadinanza. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, la maggior parte di loro vive in Asia. L’organizzazione Plan International, che si occupa della tutela dei diritti dei bambini, stima che ogni anno in Asia ne nascano circa 30 milioni che non vengono registrati e che rischiano quindi di vivere senza assistenza sanitaria, privi di istruzione, di ogni tipo di beneficio e di occupazione. “Milioni di bambini nascono in zone geograficamente isolate senza essere mai registrati. Secondo il censimento nazionale questi bambini non esistono e di conseguenza sono apolidi” si legge in un comunicato del coordinatore dell’ufficio anagrafico universale Plan Asia. Circa il 20% delle persone prive di cittadinanza di tutto il mondo vive in Tailandia. Ad oggi, solo 38 dei 193 Stati membri dell'ONU hanno ratificato la Convenzione. (AP) (31/8/2011 Agenzia Fides)


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