ASIA/THAILANDIA - Il dialogo cristiano-buddista nel segno di "karuna" e "agàpe"

mercoledì, 15 novembre 2023 dialogo   cristianesimo   buddismo  

Bangkok (Agenzia Fides) - Esplorare le caratteristiche e le profonde relazioni tra “Karuna" e "Agàpe”, che riflettono i concetti buddisti e cristiani di "compassione" e "amore gratuito", ricercando un terreno comune tra cristianesimo e buddismo: su questo sentiero si pone il settimo Colloquim cristiano-buddista, iniziato il 13 novembre e in corso fino al 16 novembre all’Università buddista di Bangkok , incentrato sul tema “Karuna e Agape in dialogo per guarire l’umanità ferita e la terra”.
L'evento è frutto della collaborazione tra il Dicastero vaticano per il Dialogo interreligioso, la Conferenza Episcopale cattolica della Thailandia e l'Università buddista Mahachulalongkornrajavidyalaya. Vi partecipano capi religiosi, teologi e studiosi buddisti e cristiani provenienti da vari Paesi, tra cui Cambogia, Hong Kong, India, Giappone, Malaysia, Mongolia, Myanmar, Singapore, Sri Lanka, Corea del Sud, Thailandia, Taiwan e Regno Unito. In una dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso della Santa Sede, si rimarca lo scopo di riaffermare "l'amicizia e la comprensione reciproca costruita attraverso il dialogo con i partner buddisti in tutto il mondo e, in particolare, in Thailandia", notando che il Colloquio "identificherà inoltre azioni comuni per curare le ferite dell'umanità e del pianeta".
I presenti approfondiscono temi e questioni per promuovere la comprensione reciproca, esplorare e rafforzare campi e aree di collaborazione, ricercare modi e strade condivise per contribuire alla guarigione dell’umanità e della Terra. L'incontro testimonia l’impegno costante di capi religiosi delle due diverse comunità religiose a lavorare insieme, soprattutto in Asia, per costruire società più armoniose e compassionevoli.
"Il dialogo promette di essere un'opportunità di cooperazione e una visione condivisa per il benessere delle nostra comunità", nota il Vescovo Olivier Schmitthaeusler, Vicario apostolico di Phnom Penh, in Cambogia - nazione a maggioranza buddista - uno tra i capi religiosi presenti al Colloquium.
Il Vescovo racconta il tenore spirituale dei dialoghi e del confronto nella composita assemblea: "Il Signore ha creato il mondo e ha creato gli esseri umani. Dio vide che era cosa buona, dice la Genesi. La natura e gli esseri umani sono affidati alle nostre responsabilità. Sogniamo insieme un mondo dove non ci siano né ricchi né poveri, dove nessuno sia escluso, né disprezzato. La nostra missione oggi, in Asia e nel mondo, allora, è creare una una grande famiglia che si ama, si ascolta e si perdona. Ripartiamo dall'armonia, dalla pace, dal condividere con il prossimo i valori spirituali su cui fondare società giuste e fraterne. È la nostra missione come religioni in Cambogia, e in altre nazioni dell'Asia. Continueremo i nostri sforzi per dare un senso di trascendenza alle nuove generazioni. Ricordiamo che Gesù è venuto a darci la vita e vita in abbondanza. In questi tempi di incertezza e di guerra, che e affligge l'umanità in vari parti del mondo, preghiamo e affidamo questo percorso alla Madonna del Mekong, Regina della pace".
Nella sessione inaugurale, dopo i saluti dei rappresentanti religiosi, vi è stata una cerimonia di piantagione di alberi, a simboleggiare l'impegno dei partecipanti alla cura e alla guarigione.
Il Venerabile Phra Brahmapundit, leader buddista, membro del Consiglio supremo Sangha della Thailandia, nel suo intervento ha rimarcato che, dato che la l'umanità e la Terra sono collegate, "stanno soffrendo entrambe, ferite dalla distruzione, dal clima, della povertà, dalla guerra".
In tale contesto, ha osservato, "Karuna è oltremodo necessaria per alleviare la sofferenza de della terra". Karuna, tradotta come "compassione", è nella concezione buddista una delle quattro "dimore divine" e si riferisce alla consapevolezza della sofferenza e della interconnessione di tutti gli esseri viventi. Laddove c'è la sofferenza del prossimo, "Karuna fa muovere il cuore delle persone per alleviare le sofferenze di quegli esseri in difficoltà, senza alcuna discriminazione. Karuna è inseparabile da Metta, tradotto come 'gentilezza amorevole', che è l'amore incondizionato", ha detto.
Nella visione buddista, ha spiegato, se "Metta", l'amore, ha come caratteristica la promozione del bene degli altri esseri viventi, "Karuna", la compassione, ha come caratteristica la rimozione della sofferenza degli altri esseri viventi. Tramite Karuna, ha asserito "si può cercare di guarire un'umanità ferita e salvare il pianeta Terra dall'inquinamento causato dall'uomo".
Metta e Karuna - è emerso, poi, dal confronto in assemblea - insieme formano una coppia di virtù che sembrano racchiudere il concetto cristiano di "Agàpe", che si riferisce all'amore incondizionato, che unisce e guarisce.
(PA) (Agenzia Fides 15/11/2023)


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