Giuseppe Marchi - "Il Canto della Collina" - Vivere nelle favelas di Rio de Janeiro - Ed.EMI

mercoledì, 21 dicembre 2005

Roma (Agenzia Fides) - Può capitare, aggirandosi tra i vicoli delle favelas di Rio de Janeiro, di sentire qualcuno che intona una canzone che fa più o meno così: “La vita è bella, è bella, è bella!” È la canzone degli immigrati del nord-est che, abbandonate le campagne, si sono ritrovati accampati ai margini della “città meravigliosa”, vivendo di espedienti e, apparentemente, senza prospettive. Le periferie di Rio de Janeiro, come quelle di molte altre metropoli del mondo, sono lacerate da povertà, fame, abbandono, violenza, degrado, sfruttamento minorile, narcotraffico. Tutti aspetti che in questo libro emergono nella loro cruda e drammatica realtà. Come è possibile, allora, cantare la bellezza di questa vita? L’autore ci accompagna, attraverso la sua lunga esperienza di volontario, alla scoperta delle grandi risorse del popolo brasiliano: la musica e la danza, l’allegria, la convivialità, il sentimento religioso e, soprattutto, la comunità. Nella comunità, nella gratuità e nella solidarietà il popolo delle favelas sovverte, forse inconsapevolmente, la logica del mercato che ha portato il ricco Nord del mondo ad essere infinitamente povero di relazioni. Quelle stesse relazioni che, invece, sono la forza della favela, e il suo strumento di riscatto. (S.L.) (Agenzia Fides 21/12/2005 - Righe 14; Parole 200).


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