INION RAN
Mosca (Agenzia Fides) - Il 16 dicembre a Mosca, presso l’Istituto di informazione scientifica di scienze sociali (INION) dell’Accademia russa delle scienze, ha avuto luogo il convegno “Italia, Vaticano, cattolicesimo. Secoli XIX-XXI”. L’evento, settimo ritrovo dell’Associazione degli italianisti di Russia, ha visto la presentazione di 14 relazioni, 11 di studiosi russi e 3 di studiosi italiani. “Non è possibile studiare l’Italia, la sua storia, lingua e cultura senza conoscere la storia dello Stato pontificio, del Vaticano, delle relazioni tra Italia e Santa Sede, nonché il cattolicesimo contemporaneo”, ha dichiarato all’Agenzia Fides Valerij P. Ljubin, ricercatore senior dell’INION, storico di fama internazionale e presidente dell’Associazione. I contributi sulle ricerche in corso sono stati seguiti da una cinquantina di interessati, tra presenti in sala e collegati online. Fra i moderatori anche Leonid B. Popov, diplomatico, economista e traduttore di M. Gorbačev.
L’Associazione degli italianisti di Russia è stata fondata nel 2024, a seguito di un convegno dedicato al centenario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici tra Italia e Unione Sovietica. Al termine dei lavori gli studiosi hanno espresso il comune desiderio di ritrovarsi periodicamente per condividere le proprie ricerche e coltivare relazioni volte a favorire il dialogo fra i due popoli, in particolare nel momento storico presente. Contestualmente, la direzione dell’INION ha offerto i propri spazi per ospitare i futuri eventi. Attualmente gli studiosi e amatori che ricevono aggiornamenti sugli eventi in programma sono circa 150. Nelle parole del presidente Ljubin, resta essenziale alimentare il costante scambio tra gli studiosi: “La scienza deve essere internazionale, altrimenti non è scienza: dobbiamo continuare a tessere relazioni costruttive tra di noi, soprattutto oggi”.
Di notevole spessore le ricerche presentate su problematiche ed eventi che hanno interessato la storia e la filosofia italiane in età contemporanea: lo studio di Andrej A. Mitrofanov sul giansenismo come elemento delle rivolte in Piemonte e nella Repubblica di Genova; il focus sul conclave del 1878 di Ekaterina A. Kimlenko; l’analisi delle complesse relazioni tra Italia e Santa Sede, a partire da fonti diplomatiche russe, presentata da Valerij Ljubin; le elezioni parlamentari italiane del 1909, viste attraverso la penna del pubblicista russo P. Ryss, come ricostruito da Irina E. Eman; la disamina delle fasi del modernismo, proposta da Marina N. Bachmatova; la ricerca sulle Case del Soldato durante la Prima guerra mondiale di M. Pluviano; lo studio di Evgenija S. Tokareva sulla collaborazione tra diplomazia vaticana e italiana a difesa dei cattolici in URSS; le lettere inviate dall’URSS da sacerdoti cattolici, di cui ha offerto un prospetto Aleksej L. Beglov; la reazione della Segreteria di Stato vaticana ad un articolo di don Luigi Sturzo del 1944, analizzata da Maria Chiara Dommarco; la presentazione di Aleksandr A. Bogdaškin degli sviluppi più recenti della storiografia americana sul ruolo del Vaticano nella fuga dei criminali nazisti dall’Europa; l’interesse del Vaticano verso la politica estera italiana nel dopoguerra, attraverso fonti documentali presentate da Ekaterina S. Ždanova; la ricerca sul fenomeno dell’elitismo di Veronika E. Jaz’kova; le analisi sui pontificati di Benedetto XVI e Francesco, presentate rispettivamente da Roberta Alonzi e Boris A. Filippov.
Gli incontri periodici tra studiosi russi e italiani costituiscono un’opportunità di confronto e discussione sulle ricerche scientifiche di volta in volta presentate. Nei sei eventi precedenti sono stati trattati temi di carattere economico, filosofico e storico sui rapporti Italia-URSS e Italia-Russia, nonché presentati due volumi di notevole interesse: uno dedicato ai viaggi in URSS di scrittori e giornalisti italiani negli anni Venti e Trenta; e l’altro alla storiografia russa e italiana a cent’anni dall’inizio del periodo fascista. (CD) (Agenzia Fides 19/12/2025).