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di Chiara Dommarco
Praga (Agenzia Fides) – Venerdì 23 maggio si è svolta in Repubblica Ceca la 17esima edizione della “Notte delle chiese” (Noc kostelů), con a tema la speranza, come per l’Anno giubilare in corso. Sono state 1868 le chiese rimaste aperte e visitabili gratuitamente dal pomeriggio a tarda notte in tutto il Paese, tra cui anche diversi edifici di culto protestanti.
L’evento ha coinvolto decine di migliaia di persone, che hanno potuto anche incontrare religiose, religiosi, laiche e laici volontari che curavano i vari momenti in programma, nel continuo via vai di visitatori. Diverse sono state le iniziativa culturali proposte durante l’evento, tra concerti, mostre e stand enogastronomici.
“L’obiettivo di ciascuno di noi è la felicità. Abbiamo bisogno della felicità che viene dall’amore che ci ricolma, affinché possiamo dire: sono amato, quindi sono. E sarò per sempre nell’Amore che non inganna e dal quale nulla e nessuno potrà separarmi”. Così si legge nel messaggio con cui l’arcivescovo metropolita di Praga, Jan Graubner, ha voluto raggiungere i visitatori, tra cui migliaia di turisti presenti nella Capitale. Anche il ministro ceco della cultura, Martin Baxa, ha salutato positivamente l’iniziativa, sottolineando come essa offra “un’esperienza unica e personale”.
Nel tardo pomeriggio l’Ambasciata d’Italia a Praga ha offerto la possibilità di una visita guidata gratuita alla Cappella degli Italiani (Vlašská Kaple), situata nel celebre complesso del Klementinum, recentemente restaurata e aperta al pubblico poche volte l’anno.
Nelle terre boeme e morave, la Notte delle chiese assume una rilevanza del tutto peculiare. Se da un lato gli scontri interconfessionali hanno segnato negativamente la memoria collettiva di quei popoli − prima con le Guerre hussite e poi con la fase boema della Guerra dei trent’anni −, dall’altro l’apporto positivo plurisecolare della vita delle comunità cristiane locali è stato fortemente osteggiato dalle persecuzioni religiose sotto l’occupazione nazista e nel periodo comunista. Inoltre, secondo un sondaggio del 2017, la Repubblica Ceca risulta il Paese con più agnostici tra quelli un tempo nell’orbita sovietica (Pew Research Center).
Secondo il censimento statale del 2021, si è dichiarato cattolico il 7% della popolazione. Iniziative come questa, pertanto, favoriscono la conoscenza del patrimonio artistico del Paese e delle comunità cristiane che hanno contribuito al suo sviluppo, in un clima sereno e costruttivo.
Anche in questa edizione, la dimensione pubblica ed ecumenica dell’iniziativa ha assunto particolare rilievo nella partecipazione all’evento della Cappella della Camera dei Deputati del Parlamento della Repubblica Ceca. Inaugurata nel 2016, la Cappella si pone come simbolo di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane presenti nel Paese. Nella sua duplice funzione di riconciliazione nazionale ed affermazione del valore positivo delle confessioni cristiane per la società ceca tutta, la Cappella ha visto durante la serata l’esecuzione di diversi canti moderni di ispirazione cristiana.
L’iniziativa della Notte delle chiese ha avuto origine nel 1995 a Francoforte, per poi diffondersi in altre località tedesche, in Austria dal 2005 e, più recentemente, in alcuni centri dell’Alto Adige, in Repubblica Ceca, in Slovacchia e in Estonia. (Agenzia Fides 26/5/2025)