AFRICA/TOGO - Rimane alta la tensione per la riforma della Costituzione approvata dal parlamento a fine mandato

martedì, 16 aprile 2024 vescovi   politica  

Lomé (Agenzia Fides) –Rimane alta la tensione in Togo dove i partiti di opposizione si sono uniti per contrastare la nuova Costituzione approvata dall’Assemblea Nazionale il 25 marzo, il cui testo è stato redatto in segreto. La nuova Carta prevede il passaggio da un regime presidenziale ad uno parlamentare, con il Presidente non più eletto dal popolo ma dall’Assemblea Nazionale, e la creazione della carica di Primo Ministro incaricato della gestione del governo.
Il testo è stato approvato da un parlamento alla fine del suo mandato e dominato dall’Union pour la République (UNIR), il partito del Presidente Faure Gnassingbé, al potere dal 2005 quando è succeduto al padre, Gnassingbé Eyadéma. Le opposizioni infatti avevano boicottato le elezioni parlamentari del 2018 per protestare contro un potere che da decenni domina il Paese, tramandandosi dal padre al figlio. Non sarà però così per il voto di quest’anno per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale che doveva tenersi il 20 aprile, ma Gnassingbé lo ha rinviato a seguito delle manifestazioni di protesta che continuano ad essere indette nel Paese nonostante siano state vietate dalle autorità. In particolare l’opposizione aveva indetto tre giorni di proteste dall’11 al 13 aprile che sono però state interdette.
Le elezioni dovrebbero tenersi, salvo nuovi rinvii, il 29 aprile.
L’opposizione e vasti settori della società civile contestano le modalità (voto notturno su un testo che nessuno al di fuori dei deputati legati al Presidente ha mai visionato) della riforma costituzionale e i suoi contenuti. In particolare si teme che i cambiamenti posti in essere, soprattutto le modalità per eleggere il Capo dello Stato, siano volti a perpetuare al potere di Faure Gnassingbé. Nel loro comunicato pubblicato il 26 marzo, i vescovi del Togo hanno messo in dubbio “l’opportunità o meno di apportare questa modifica; se il tempismo fosse appropriato o meno; la procedura adottata. Ci sembra importante spiegare al popolo, e non solo ai suoi rappresentanti nell'Assemblea nazionale, le ragioni di tale modifica. I vescovi sottolineano inoltre che essendo l’Assemblea nazionale, al termine del suo mandato, "dovrebbe occuparsi solo delle questioni urgenti e di attualità, in attesa dei risultati delle elezioni che si terranno il 20 aprile e dell'insediamento dei nuovi eletti”.
I vescovi auspicano che un “tema così importante, che cambierà profondamente la vita politica del nostro Paese” sia oggetto di “un'ampia consultazione e di un dibattito nazionale più inclusivo”.
La Conferenza Episcopale togolese esorta infine “il Capo dello Stato a rinviare la promulgazione della nuova Costituzione e ad avviare un dialogo politico inclusivo, dopo i risultati delle prossime elezioni legislative e regionali”.
Ieri, 15 aprile, si è recata in Togo una delegazione della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (CEDEAO/ECOWAS) al fine, afferma un comunicato, di "interagire con le principali parti interessate sugli ultimi sviluppi nel Paese in vista delle elezioni legislative e regionali del 29 aprile 2024". (L.M.) (Agenzia Fides 16/4/2024)


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