AFRICA/UGANDA -Dolore e interrogativi all’indomani della strage nella scuola di Lhubiriha

lunedì, 19 giugno 2023 massacri   jihadisti  

Kampala (Agenzia Fides) – Il gruppo che ha commesso il massacro nella scuola secondaria di Lhubiriha (distretto di Kasese nell’Uganda occidentale) nella notte tra il 17 e il 18 giugno, si era introdotto nell’area da almeno due giorni. È quanto ha dichiarato il generale Prit Olum, comandante della divisione da montagna dell’esercito ugandese, che controlla l’area di confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo, da dove proveniva il commando appartenente alla ADF (Allied Democratic Forces) che ha assalito la scuola, uccidendo almeno 37 persone, in maggioranza studenti, e rapendo almeno 6 allievi.
Secondo il generale Olum, l’assalto alla scuola che si trova a pochi chilometri dal confine congolese, è una risposta all’offensiva avviata da tempo dalle forze armate congolesi e ugandesi contro le ADF nel territorio della RDC, dove il gruppo di origine ugandese ha da decenni le sue basi. Come più volte riportato dall’Agenzia Fides le ADF assaltano quasi esclusivamente le popolazioni civili congolesi. Il massacro in territorio ugandese avviene a 25 anni da un episodio simile perpetrato l’8 giugno 1998 quando i ribelli dell'ADF assalirono il Kichwamba Technical Institute uccidendo 80 studenti e rapendone diversi altri.
Gli ultimi atti di terrorismo attribuiti alle ADF in Uganda risalgono al 2021 con una serie di attentati dinamitardi nella capitale Kampala e un tentativo poi sventato di assalire la località di Ntoroko nel dicembre 2022.
Le dichiarazioni dell’alto ufficiale ugandese fanno sorgere domande sull’efficienza delle forze di sicurezza ugandesi. Pure il Presidente ugandese Yoweri Museveni sembra rivolgere una velata critica all’esercito quando nella sua dichiarazione sul massacro si è chiesto: “"È stato suonato l’allarme e da chi? Come hanno risposto i responsabili della sicurezza nelle vicinanze? Perché la nostra gente che opera in Congo non aveva informazioni su questo gruppo scissionista?”. Museveni non è nuovo a critiche ai propri militari (vedi Fides 12/5/2023). Il Capo dello Stato ha affermato che le truppe ugandesi non saranno ritirate dalla valle di Mwalika dove stanno dando la caccia "all'arabo Abua-Kasi”, che sarebbe a capo delle ADF che ha aderito allo Stato Islamico da qualche tempo.
La First Lady, Janet Museveni, che è anche Ministro dell’Istruzione, ha dichiarato che “si ha l'impressione che forse il gruppo terroristico possa essere stato utilizzato da persone che vogliono impossessarsi della scuola”, citando una rivalità di lunga data tra alcuni membri della comunità locale e gli sponsor canadesi sulla proprietà della scuola. (L.M.) (Agenzia Fides 19/6/2023)


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