AFRICA/CONGO RD - Dopo i conflitti nell’est del Paese, l’instabilità si installa nell’ovest avvicinandosi alla capitale

martedì, 16 maggio 2023 gruppi armati   sfollati  

Miliziani Mobondo"

Kinshasa (Agenzia Fides) – Si aggrava il conflitto latente nell’ovest della Repubblica Democratica del Congo, raggiungendo aree non lontane dalla capitale, Kinshasa.
La milizia "Mobondo" della comunità Yaka è accusata di aver attaccato tra l’11 e il 13 maggio alcuni villaggi nella provincia di Kwango, a iniziare da quello di Nguma, a 75 chilometri da Kinshasa, per poi estendersi a quello di Batshongo (che si trova al limitare tra le provincie di Kwango e di Kinshasa) e altri villaggi che si trovano tutti lungo la Route Nationale Numéro 1 che collega queste aree con Kinshasa. L’esercito è riuscito a riprendere il controllo di questa importante arteria ristabilendo i collegamenti con la capitale. Nei combattimenti, durati due giorni sono morte almeno undici persone, compresi alcuni soldati decapitati. Il bilancio è in crescita poiché sul luogo degli scontri alcuni giorni dopo sono stati ritrovati i corpi di due civili uccisi.
Il governo provinciale di Kwango sta cercando di riprendere il controllo della situazione rafforzando le misure di sicurezza nella regione. Sono state rafforzate le pattuglie miste dell'esercito e della polizia per prevenire l’escalation di violenza. I nuovi attacchi che seguono quello di domenica scorsa, sempre attribuito alla milizia Mobondo che aveva provocato la morte di 9 persone a Yosso, nella provincia di Kinshasa, ha causato la fuga della popolazione locale, aumentando il numero degli sfollati in questa area.
Fonti locali riferiscono di villaggi interamente svuotati dei loro abitanti, mentre si affollano i centri di accoglienza a Kenge e a Pont Kwango. Uno dei villaggi attaccati, Batshongo, accoglieva sfollati da altri villaggi assaliti in precedenza, quindi queste persone sono di nuovo dovute fuggire insieme al resto della popolazione. Gli sfollati sono privi di assistenza, alcuni addirittura si trovano dispersi nella foresta.
Il 13 maggio Il tribunale militare di Bandundu, Bagata e Maï-Ndombe, ha condannato 15 imputati per aver partecipato alle azioni dei “Mobondo", 9 dei quali alla pena capitale “per terrorismo” e gli altri 6 a 20 anni di prigione “per atti di saccheggio”.
I miliziani "Mobondo" sono accusati di aver preso parte alle violenze esplosa da quasi un anno nella provincia di Maï-Ndombe, tra le comunità Yaka e Teke (vedi Fides 29/9/2022). Il conflitto ha finora portato alla morte di almeno 300 persone, secondo i dati di Human Rights Watch. (L.M.) (Agenzia Fides 16/5/2023)


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