AFRICA/ETIOPIA - L'eparca di Adigrat: l’impatto della crisi in Tigray si ripercuote anche sui programmi di servizio pastorale

venerdì, 12 maggio 2023

Adigrat (Agenzia Fides) – Carestia, città e abitazioni saccheggiate, ospedali distrutti, attività rase al suolo, luoghi sacri profanati, stupri. Sono quasi tre anni che la popolazione del Tigray subisce sofferenze inimmaginabili. Solo pochi giorni fa l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale aveva annunciato la sospensione temporanea della diffusione degli aiuti umanitari a causa di furti e insicurezza generale. Quasi tutti i 6 milioni di abitanti del Tigray dipendono dagli aiuti alimentari, dopo due anni di guerra civile e restrizioni imposte dal governo agli aiuti umanitari che hanno spinto parti della regione sull'orlo della carestia.
“Prego per la popolazione tigrina e anche perchè cessino le atroci violenze e sofferenze in corso in altre Regioni del Paese” scrive all’Agenzia Fides Tesfaselassie Medhin, vescovo dell’eparchia cattolica di Adigrat. “Confido sempre in una seria voce concertata, pubblica, inequivocabile e un appello da parte di tutti i leader religiosi, affinchè si eserciti una pressione pacifica su tutti i responsabili delle decisioni da prendere in ogni contesto di emergenza e precarietà”.
Sono tanti i problemi correlati che continuano a causare enormi sofferenze alla popolazione della regione settentrionale dell’Etiopia dopo oltre due anni di ostilità tra l’esercito federale etiope e le milizie tigrine del TPLF e nonostante uno storico accordo di pace tra le parti in conflitto siglato il 2 novembre 2022 a Pretoria, Sud Africa (vedi Agenzia Fides 3/11/2022).
L’eparca mette in luce anche il gravissimo problema delle mine che provocano la morte di bambini e civili nelle aree da cui si sono spostati gli occupanti, e del ripristino delle infrastrutture andate distrutte.
Sugli atti criminali, violazioni dei diritti, rapimenti, violenza di genere, blocchi di villaggi e strade che si perpetrano nella regione Medhin fa notare come “tutto questo abbia un grande impatto su blocco e restrizione delle nostre forniture e dei nostri programmi di servizio pastorale”.
(TM/AP) (Agenzia Fides 12/5/2023)


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