AFRICA/ETIOPIA - Sospesi gli aiuti umanitari al Tigray, oltre 500 scuole ancora chiuse

mercoledì, 10 maggio 2023

Adigrat (Agenzia Fides) - Sono tre anni che gli studenti della regione settentrionale dell’Etiopia non possono tornare a frequentare regolarmente le scuole. Nello specifico nelle parti occidentali, meridionali e nord-orientali del Tigray rimangono chiuse perché le aree sono ancora sotto l'occupazione delle forze eritree e amhara.
L'85 per cento delle scuole hanno subito danni parziali o totali a causa della guerra. Oltre 22.500 insegnanti nella regione non sono stati pagati per oltre due anni. Milioni di bambini hanno abbandonato la scuola prima a causa dell'epidemia di coronavirus e poi della guerra. Il 13 aprile, Save the Children ha affermato che sono circa 2,3 milioni i bambini che non hanno ripreso la scuola nel nord dell'Etiopia, Tra la fine del mese di aprile e i primi di maggio di quest’anno si attendeva la riapertura di alcuni istituti nelle principali città del Tigray, tra questi prima le scuole materne, gli asili e gli asili nido, a seguire le scuole elementari. Inoltre, date le risorse inadeguate della regione, è già stata presa la decisione di ridurre il numero di materie offerte agli studenti. Tra queste l'insegnamento dell’amarico, informatica, sport, musica e arte.
Il Programma alimentare mondiale ha sospeso la distribuzione degli aiuti umanitari "fino a nuove disposizioni" motivandola alla scoperta di un furto su larga scala di generi alimentari di soccorso e della loro vendita sui mercati locali. Con la stessa motivazione anche l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha sospeso il finanziamento degli aiuti. Secondo USAID, "le parti in conflitto anni si sono accordate per rubare cibo attraverso una ‘rete criminale’ istituita sulla scia del cessate il fuoco dello scorso novembre (vedi Agenzia Fides 03/11/2022).
Nonostante siano passati sei mesi dall'accordo di pace di Pretoria tra i governi del Tigray e dell'Etiopia (vedi Agenzia Fides 29/10/2022), le forze eritree e amhara sono ancora nella regione e le violenze continuano.
(AP) (Agenzia Fides 10/5/2023)


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