Fcbco
Suva (Agenzia Fides) - Davanti a un'assemblea composita di persone dei diversi arcipelaghi e nazioni dell'Oceania, si è aperta ieri, domenica 5 febbraio, con una messa celebrata nella Cattedrale del Sacro Cuore di Suva, capitale delle Isole Fiji, l'Assemblea della Federazione delle quattro Conferenze episcopali cattoliche dell'Oceania (FCBCO). In una celebrazione intrisa di spiritualità e tradizione delle Fiji, la cattedrale di Suva era straripante di centinaia di fedeli locali, insieme a decine di vescovi, sacerdoti e religiosi e altri partecipanti all'assemblea.
Il Cardinale Michael Czerny SJ, Prefetto del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che ha presieduto la Celebrazione eucaristica, riflettendo sul Vangelo del giorno, ha affermato che “per essere sale della terra e luce del mondo, dobbiamo riscoprire la forza di essere fratelli in Cristo”. “Come ci ricorda Papa Francesco in Fratelli tutti, siamo chiamati non solo a fare il bene ma ad essere buoni e a volere il bene degli altri”, ha affermato. “Se, come battezzati, non impariamo ad amare come figli di Dio e a vivere come fratelli in Cristo, la nostra esistenza cade nell'insignificanza e la nostra testimonianza come Chiesa diventa insipida e ottusa”, ha aggiunto.
Alla messa è seguita una tradizionale cerimonia di benvenuto alle Fiji, prima dell'inizio dei lavori dell'assemblea, incentrata sul tema "Salvare l'Oceano per salvare la madre terra" durerà fino alla sera di venerdì 10 febbraio. L'assemblea, tra le sue finalità ha quella di “promuovere i contributi al bene comune, valorizzando la ricchezza culturale dell’Oceania", e anche “approfondire lo spirito collegiale e rafforzare la solidarietà tra i membri delle quattro conferenze episcopali”.
Nel suo intervento di apertura, il Cardinale Czerny si è soffermato su due temi: il cambiamento climatico e la sinodalità. Il primo, ha detto, “rientra nella cura della nostra casa comune, che qui significa anche cura della oceano. Questo tema di grande attualità è profondamente connesso con lo sviluppo umano integrale”. “Di fronte al compito di promuovere lo sviluppo umano integrale - ha aggiunto – il ruolo della Chiesa è sia denunciare che annunciare. È altresì necessario perché il seguace di Cristo agisca e intervenga nella storia, arricchendo di bene il presente. In questo senso, il compito delle Chiese locali è accompagnare le gioie e le speranze, i dolori e angosce della gente in modo pastorale, pratico, profondo e costante".
Per “conoscere da vicino le situazioni”, ha proseguito, occorre “un approccio in cui l'ascolto, il dialogo e la riflessione in maniera sinodale diventino un punto costante di partenza, e poi discernere, proporre e sostenere risposte efficaci per aiutare a promuovere sviluppo umano integrale per tutti”. Rivolgendosi poi ai Vescovi, ha detto: “Un Pastore è pastore di tutti. Come dovrebbe pascere? Solo un processo sinodale può aiutarci a discernere e camminare insieme”.
“Poiché Dio parla attraverso il suo Popolo – ha detto - dobbiamo ascoltare i nostri fratelli e sorelle di Papua Nuova Guinea, Fiji, Tonga, Tuvali, Kiribati, Stretto di Torres, tra gli altri, mentre condividono le loro storie e lotte, desideri e sfide. Dobbiamo imparare dai nostri fratelli e sorelle indigeni, i Maori, gli aborigeni australiani, i papuani e gli austronesiani, come si sono presi cura del creato attraverso i secoli. Il loro timore reverenziale per la misteriosa grandezza della creazione e la gratitudine per la fecondità della terra hanno permesso loro di condividere i frutti della terra senza depredare oceani e fiumi, montagne e foreste”. La Federazione dei Vescovi Cattolici dell'Oceania, allora, ha rimarcato, è chiamata a valorizzare il contributo di tutti.
Parlando durante la cerimonia di apertura, il presidente della FCBCO, mons. Peter Loy Chong, Arcivescovo di Suva, ha espresso la speranza che dal confronto tra i Presuli possa scaturire un piano pastorale organico per la regione dell'Oceania. “Questo potrà accadere anche attraverso il documento preparato, in nome del Popolo di Dio in Oceania, per il Sinodo sulla sinodalità”, ha detto. Il Presidente ha voluto precisare che "tutto il popolo nelle quattro Conferenze episcopali dell'Oceania è stato consultato ora le diverse riflessioni e proposte vengono portate all'assemblea dei Vescovi per approvare il documento che sarà poi trasmesso alla Segreteria del Sinodo".
“Oggi è importante questa assemblea per la Federazione delle Conferenze episcopali dell'Oceania, perché inizia quella che chiamo 'una nuova pagina' nel modo in cui portiamo avanti la missione di Dio nella nostra regione”, ha detto l’Arcivescovo.
La Federazione delle Conferenze episcopali cattoliche dell'Oceania è l’organismo regionale che comprende 4 conferenze episcopali: la Conferenza episcopale dell'Australia; la Conferenza episcopale della Nuova Zelanda; la Conferenza episcopale cattolica di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone; la Conferenza episcopale del Pacifico (CEPAC). Quest'ultima include le Chiesa di: Isole Cook, Fiji, Polinesia Francese, Guam, Kiribati, Isole Marshall, Micronesia, Nuova Caledonia, Isole Marianne Settentrionali, Samoa, Tonga, Tuvalu, Vanuatu e Wallis e Futuna.
(PA) (Agenzia Fides 6/2/2023)
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