AFRICA/NIGERIA - Il Vescovo Gopep: “I rapimenti di preti in Nigeria sono in aumento, e hanno motivazioni diverse”

sabato, 7 gennaio 2023 rapimenti   sacerdoti   vescovi   gruppi armati   gruppi paramilitari  

Abuja (Agenzia Fides) – “Sono in aumento i sequestri di preti e religiosi/e in Nigeria” dice Mons. Luka Sylvester Gopep, Vescovo Ausiliare di Minna, nello Stato di Niger, in Nigeria, che ha rilasciato all’Agenzia Fides un’intervista sulla situazione della sicurezza nel suo Paese.

In relazione ai rapimenti di sacerdoti e religiosi, secondo lei è un fenomeno in crescita nell'ultimo anno? Esiste una strategia mirata a colpire il clero o questi sequestri sono solo opera di banditi in cerca di denaro?

LUKA SYLVESTER GOPEP: Il rapimento e, in alcuni casi, l'uccisione di sacerdoti e religiosi da parte dei diversi gruppi criminali ha reso la situazione precaria in Nigeria. La percentuale è in aumento dallo scorso anno. Ad esempio, nel 2022 sono stati registrati più di 20 episodi di rapimento e uccisione di sacerdoti in Nigeria. Ciò è allarmante e richiede un intervento urgente da parte dei governi federale e dei singoli Stati.
Questi attacchi a sacerdoti e religiosi sono stati compiuti da diversi gruppi e per diversi motivi. Gli attacchi compiuti dai gruppi ISWAP/Boko Haram sono da un lato parte del loro programma di imporre l'Islam e la Sharia a tutte le comunità in Nigeria. D'altra parte, gli attacchi servono come mezzo per allontanare i cristiani dalla Chiesa e costringerli ad abbandonare la pratica della fede.
Alcuni episodi di rapimento e uccisione di sacerdoti compiuti da diversi gruppi di banditi nel nord e nel sud della Nigeria sono in gran parte sequestri a scopo d’estorsione. Sappiamo che i numerosi gruppi di banditi nella parte settentrionale della Nigeria rapiscono cristiani, musulmani e religiosi tradizionali africani. La ricerca di denaro è alla base della maggior parte delle attività di questi gruppi delinquenziali.

Il massacro nella chiesa di Owo è stato attribuito all'ISWAP (Stato islamico dell'Africa occidentale). È un'opinione condivisa in Nigeria o ci sono ipotesi alternative sui responsabili della strage?

GOPEP: La domenica di Pentecoste, 5 giugno 2022, i fedeli della chiesa cattolica di San Francesco, Owo, nello stato di Ondo, sono stati attaccati da ignoti e più di 40 persone sono state uccise. Il governo federale annunciato che il massacro è stato compiuto dallo Stato islamico dell'Africa occidentale (ISWAP). È andato oltre affermando che avevano arrestato alcune persone sospettate di aver preso parte al vile attacco.
Alcune persone, tra cui Rotimi Akeredolu, il governatore dello stato di Ondo, avevano opinioni contrarie sul fatto che non fosse stato l'ISWAP. Alcuni hanno ritenuto che fosse opera dei pastori Fulani, mentre altri l'hanno attribuito a bande locale che hanno preso di mira alcune persone che si trovavano in chiesa quella fatidica domenica. In realtà ci sono opinioni diverse su chi ha commesso il massacro.


I recenti assalti alle istituzioni federali, come le carceri, e anche nella capitale federale Abuja, indicano un peggioramento della situazione della sicurezza in Nigeria?

GOPEP: Ogni giorno che passa, la situazione della sicurezza in Nigeria continua a peggiorare e le attività criminali continuano ad aumentare a un ritmo allarmante.
Attualmente vi sono attacchi a diversi uffici dell’INEC (Commissione Elettorale Indipendente), specialmente nella parte orientale della Nigeria. Sono in aumento gli attacchi alle comunità nel nord della Nigeria da parte dei diversi gruppi terroristici e di banditi nella regione. Gli episodi di rapimento di persone, famiglie e gruppi di persone sono un evento costante in tutte le parti della Nigeria.
Purtroppo le circostanze che emergono quotidianamente hanno portato diverse persone, indipendentemente da religione, etnia tribù ed area geografica, a giungere alla conclusione che la sicurezza della Nigeria è compromessa, dando la colpa ai politici e ai capi delle forze di sicurezza per questa situazione.
Non sappiamo se hanno ragione o torto e non condividiamo le accuse a persone o gruppi senza prove e indagini adeguate. Chiediamo solo ai governi federale e statali di fare di più per proteggere la nostra gente. Facciamo loro anche appello affinché aumentino la protezione delle persone e delle strutture in tutta la nazione mentre ci avviciniamo al culmine delle campagne elettorali e delle elezioni generali che si terranno nel febbraio 2023.

La creazione di organi di sicurezza separati come l'Umueri Vigilante Group nello stato di Anambra o l'Amotekun in sei Stati del sud non rischia di creare le condizioni per una destabilizzazione della Federazione?

GOPEP: La creazione di dispositivi di sicurezza paralleli da parte di diverse zone, stati e comunità in Nigeria è un indicatore del fatto che le agenzie di sicurezza del governo sono state sopraffatte dall'enormità delle sfide alla sicurezza in Nigeria. La diffusione dell'insicurezza e l'approccio alla sua gestione da parte delle formazioni militari, di polizia e paramilitari in Nigeria hanno lasciato molto a desiderare. Li lodiamo per gli sforzi e i sacrifici che hanno fatto finora, ma i nigeriani chiedono maggiori sforzi perché sono estremamente vulnerabili al momento.
Riteniamo che, se gestiti bene e adeguatamente guidati, i gruppi di vigilanza contribuiranno a ridurre l'insicurezza in Nigeria. Possiamo citare l'esempio del Civilian JTF nella parte nord-orientale della Nigeria. I membri hanno contribuito immensamente alla riduzione degloi attacchi terroristici in molte comunità in quella regione.
Le sfide emergeranno se saranno lasciati soli e prenderanno in mano l’imposizione della legge. Se i leader delle regioni e degli Stati che li hanno formati e i loro leader li supervisionano adeguatamente, essi aiuteranno le agenzie di sicurezza federali a garantire sicurezza in diverse aeree del Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 7/1/2023)


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