AFRICA/SUD SUDAN - Nel Paese che non ha mai conosciuto la pace arriva la risposta alle preghiere della popolazione

mercoledì, 7 dicembre 2022

Tombura Yambio (Agenzia Fides) – “L’annuncio della visita del Santo Padre è una risposta alla nostra preghiera. La popolazione tutta di Sudan e Sud Sudan aspetta che il Successore di Pietro venga a camminare sul suolo del nostro Paese”. Il vescovo di Tombura Yambio, Sud Sudan, Eduardo Hiiboro Kussala raggiunto telefonicamente dall’Agenzia Fides, ha commentato l’imminente visita nel Paese, prevista dal 3 al 5 febbraio, che Papa Francesco, farà insieme all'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, Primate della Comunione anglicana, e il pastore Iain Greenshields, Moderatore dell'Assemblea generale della Chiesa di Scozia. Il presule ha messo in luce il significato di questo pellegrinaggio ecumenico all’insegna della pace. “La venuta del Papa vuole essere un momento nel quale rinforzare la nostra fede, sentirci un unico popolo guidato dal suo pastore. Il fatto che sia una visita all’impronta dell’ecumenismo, insieme a capi di altre Chiese, sottolinea l’importanza di volere il Sud Sudan unito, tutti i gruppi etnici, comunità, fedi in armonia. E’ un vero appello all’unione e alla coesistenza.” Kussala considera questa visita “un gesto che ha come obiettivo principale quello di invocare e promuovere la pace nei nostri cuori innanzitutto, pace tra di noi, pace per tutti i popoli del mondo che sono in guerra”.

Il ‘Paese più giovane del mondo’, che nel 2011 era riuscito a conquistare l’indipendenza dal Sudan dopo mezzo secolo di battaglie (vedi Agenzia Fides 8/2/2011), non ha mai conosciuto la pace. Dal 2013, infatti, la popolazione è devastata da una guerra civile ed etnica senza fine, nonostante un accordo di pace firmato nel 2018 e mai rispettato (vedi Agenzia Fides 6/7/2018). “Vorrei contribuire a questo processo di pace, non da solo, ma facendo un pellegrinaggio ecumenico insieme a due cari fratelli, l'Arcivescovo di Canterbury e il Moderatore dell'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia” aveva detto Papa Francesco secondo quanto riportato in una dichiarazione del Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani dello scorso 1 dicembre.
“Pregheremo tutti insieme per la pace in Sud Sudan ma anche per la pace in Ucraina e in tutte le aree del pianeta coinvolte in conflitti” ha concluso il vescovo Kussala.
Ad oggi, sono stati oltre 2,3 milioni i sud sudanesi costretti a fuggire negli stati confinanti, soprattutto in Uganda, ma anche in Sudan e in Etiopia. Più di 2 milioni sono invece le persone sfollate all’interno del Paese. “Sia le forze governative del Sud Sudan sia quelle ribelli stanno usando la fame come deliberata tattica per spingere i civili alla fuga” si legge in una nota pubblicato dal Global Rights Compliance Foundation, ong specializzata in diritto internazionale e nella difesa dei diritti umani. Si stima che oltre 8 milioni di sud sudanesi, su 11 milioni in totale, stiano affrontando una situazione di grave insicurezza alimentare.
(AP) (Agenzia Fides 7/12/2022)


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