AFRICA/SUD SUDAN - Appello all'unità e alla responsabilità collettiva: incontro sulla promozione della pace e di un clima elettorale pacifico

giovedì, 11 dicembre 2025

EHK

Tombura Yambio (Agenzia Fides) - “La pace è la nostra eredità; la riconciliazione è la nostra via; l'unità è il nostro futuro. La pace non verrà da un unico gruppo. Verrà da tutti noi, mano nella mano, cuore per cuore, villaggio per villaggio e contea per contea”.

E’ l’invito che il vescovo della diocesi di Tombura Yambio, Barani Eduardo Hiiboro Kussala, ha fatto rivolgendosi alle autorità, ai leader della comunità, rappresentanti della società civile, delegati dei giovani provenienti dalle dieci le contee dello Stato dell'Equatoria Occidentale, in occasione di un recente incontro sulla promozione della pace e di un clima elettorale pacifico in Sud Sudan, curato dalla Commissione Diocesana Giustizia e Pace (DJPC) della Catholic Organization for Development & Peace (CODEP).

“In veste di vostro Vescovo, ho attraversato villaggi ancora terrorizzati per i conflitti passati; ho pregato con vedove i cui occhi nascondono ancora lacrime silenziose; ho ascoltato giovani che portano il peso di sogni infranti; e mi sono seduto con anziani che temono che la pace stia lentamente sfuggendo dalle mani dei loro figli. Ma ho anche visto segni di grazia – rimarca il prelato. Ho visto comunità che scelgono il dialogo invece della violenza, giovani che scelgono lo sport invece della vendetta, donne che scelgono la ricostruzione invece della disperazione, anziani che scelgono la saggezza invece della rabbia, e la Chiesa che si erge come ponte dove un tempo sorgeva la divisione.
È da queste realtà vissute, dalle ferite e dalle speranze del nostro popolo, che mi rivolgo a voi tutti, invitando ad un dialogo inclusivo, dove ogni voce conta; al coinvolgimento dei giovani costruttori di futuro. I nostri giovani non sono una minaccia. Sono la più grande opportunità per la rinascita dell'Equatoria Occidentale. E’ necessario guarire i traumi, guarire i cuori per guarire la terra. Una società traumatizzata non può costruire una pace sostenibile. Nessuna comunità dovrebbe mai più essere sorpresa da un conflitto.”

Ed è proprio in questa occasione che Hiiboro ha annunciato formalmente la creazione di una rete qualificata di giovani osservatori di pace in ogni distretto del Paese che collaboreranno a stretto contatto con il DJPC, i capi, i leader parrocchiali e le autorità della contea.

Parlando poi degli anziani spina dorsale della coesione sociale, delle donne madri di pace, figlie della speranza, di educazione civica, cambiamento di mentalità edi cultura, il vescovo mette in luce l’auspicio di una nuova cultura basata sulla trasparenza e sulla responsabilità condivisa.

“Ci impegniamo a collaborare con le autorità della contea, gli amministratori e gli organi di sicurezza per la protezione dei civili e la promozione della giustizia. Nessuna istituzione può fare questo lavoro da sola – conclude Hiiboro. Quando i quattro pilastri della pace - cuore mente comunità strutture - si uniscono, la pace diventa incrollabile.”

(AP) (Agenzia Fides 11/12/2025)


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