AMERICA/BOLIVIA - Dopo lo sciopero: “tanti fratelli sono stati feriti, un popolo è stato ferito, ci vorrà molto tempo per guarire”

mercoledì, 30 novembre 2022 situazione sociale   politica   vescovi  

La Paz (Agenzia Fides) – Dopo l’approvazione da parte della Camera dei Deputati nel fine settimana, anche il Senato della Bolivia ha approvato ieri la legge sul Censimento della popolazione e delle abitazioni, che ora dovrà essere promulgata. Il Censimento è stato fissato per il 23 marzo 2024. In conseguenza di tale atto ufficiale, è terminato dopo più di un mese, lo sciopero proclamato nella regione di Santa Cruz, a cui si erano unite altre zone della nazione (vedi Fides 28/10/2022;4/11/2022;18/11/2022; 25/11/2022).
“Sono passati 35 giorni di scioperi e conflitti nel paese, sicuramente in questi giorni ci sarà un'apparente serenità e normalità, ma sorge il dubbio: sarà vero ciò che è stato promesso? Quanto durerà questa apparente serenità?” si è chiesto Mons. Aurelio Pesoa, O.F.M., Vescovo del Vicariato apostolico di Beni, Presidente della Conferenza Episcopale Boliviana, nell’omelia della Messa della prima domenica di Avvento. Il Vescovo ha richiamato i cristiani a vivere tutta la loro vita come tempo di costante attesa, avvento, della venuta del Signore Gesù, comportandosi secondo quello che sono, cioè “figli della luce che operano il bene, poiché figli delle tenebre sono i promotori del male”.
“Essere cristiano impegna - ha evidenziato - , in questi tempi in cui sembra che il predominio delle ideologie politiche e partitiche domini sul senso comune del vero bene per tutti. Essere cristiano implica un modo diverso di vivere la vita con un impegno attivo e coerente”. Quindi ha proseguito: “In questi tempi di conflitti che viviamo nel paese, si ripetono parole che non costruiscono, né rispettano, ma sono di insulto, di squalifica fino all'aggressività. Con tale atteggiamento tanti fratelli sono stati feriti, un popolo è stato ferito, una ferita che avrà bisogno di molto tempo per guarire. Per un popolo a maggioranza cattolico non è questo il modo di aspettare il Messia”.
Ha concluso l’omelia esortando alla vigilanza e ad essere attenti nella sequela di Gesù Messia, che ci comanda di non trascurare i più vulnerabili e indifesi dei nostri tempi: “Questo è il modo di essere vigili in questo tempo di Avvento”.
Anche Mons. Robert H. Flock, Vescovo della Diocesi di San Ignacio de Velasco, nella prima domenica di Avvento ha commentato la situazione vissuta dal paese per più di un mese, con lo sciopero e gli scontri violenti tra le parti. “Come sappiamo – ha detto il Vescovo -, c'è chi vuole che il sangue scorra in Bolivia. Dicono: ‘guerra civile, ora’. A loro la Parola di Dio dice oggi: ‘Non alzate la spada gli uni contro gli altri, non addestratevi alla guerra. Venite, camminiamo nella luce del Signore’. La lotta in cui ci troviamo non è destra contro sinistra, è tra luce e oscurità. La lotta è tra la luce e le tenebre, tra il regno di Satana e il regno di Dio”. E questo non riguarda solo la Bolivia, ma il mondo intero.
Ora che lo sciopero è finito, Mons. Flock ha auspicato che “le speranze non vengano deluse” e ha esortato a camminare nella luce del Signore: “La sfida è camminare insieme, verso un nuovo mondo dove non ci siano più scioperi e blocchi, dove non ci siano gas lacrimogeni, mitragliatrici e missili, tanto meno armi di distruzione di massa. Alla luce del Signore, cerchiamo ciò che il Signore offre, la vita in abbondanza per tutti”.
(SL) (Agenzia Fides 30/11/2022)


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