AFRICA/ETIOPIA - Semplici gesti di carità silenziosa e provvidenziale verso i poveri

mercoledì, 30 novembre 2022

AA

Robe (Agenzia Fides) – Adaba e poi Dodola, Kofale, Robe, Addis Abeba, Gode, è tra queste missioni che p. Angelo Antolini, ofm cap., Prefetto Apostolico di Robe, trascorre il suo cammino di evangelizzazione sempre accanto alla gente. “Si tratta di un cammino che Dio sa dove ci porterà” ha raccontato il missionario che si sta preparando per l’inaugurazione dell’ospedale in costruzione a Robe. “Avrei preferito avere ancora qualche mese prima di inaugurare, perché alcuni lavori sono ancora indietro, come le fosse asettiche, che a causa delle piogge sono sommerse ancora dall’acqua. Anche i macchinari e le attrezzature mediche e parte del mobilio, che vengono dall’estero, rischiano di non arrivare in tempo per il giorno della inaugurazione. Si inaugurerà così com’è, i tempi non sono dei migliori per far feste.”
“Come tutti, - scrive p. Angelo - sono molto preoccupato per come stanno andando le cose nel nostro tempo con la pandemia, con la guerra civile qui in Etiopia, che sembra trovare una lenta e incerta soluzione nel dialogo fra le parti in causa, e nel mondo intero, con la nefasta guerra in Ucraina: un dramma mai visto in Europa dalle nostre ultime generazioni. In casi come questi, i primi a soffrirne, dopo i diretti interessati, sono gli anelli deboli della catena. È come un treno la cui locomotiva affaticata rallenta la sua corsa, si comincia staccando i vagoni di coda.”
Per il resto la Prefettura vive un tempo di serenità e intenso lavoro pastorale. Da quando la Prefettura Apostolica di Robe ha mosso i passi di prima evangelizzazione verso il popolo somalo, la piccola comunità di Gode, anche se molto a rilento, va avanti.
“Tutte le Comunità, in maniera diversa, con i rispettivi missionari e sorelle religiose, fanno del loro meglio per arrivare con opere di carità verso gli ultimi e gli scarti della società. Potrei raccontare di gesti di carità eroica che tanti fedeli, presbiteri e religiosi stanno esercitando in maniera umile, silenziosa e provvidenziale per i poveri. Meglio il silenzio che Dio gradisce tanto.”
“Siamo inoltre coinvolti, in maniera seria e professionale, nelle scuole e nelle attività di aiuto nella emergenza carestia nelle aree del bassopiano dove la siccità estrema ha causato gravi perdite di bestiame e ora una crisi alimentare drammatica per la popolazione. In questo collaboriamo intensamente con il Governo e con tanti Organismi internazionali coinvolti in questa crisi umanitaria.”
(AP) (Agenza Fides 30/11/2022)


Condividi: