AMERICA/PARAGUAY - Dopo l’ultimo attentato i Vescovi indicono tre giorni di preghiera, digiuno e gesti comuni per la pace e il rispetto della vita

giovedì, 19 maggio 2022 violenza   digiuno   preghiera   pace   conferenze episcopali  

Celam

Asunción (Agenzia Fides) – A una settimana dall’assassinio del Procuratore Marcelo Daniel Pecci Albertini (vedi Fides 12/5/2022), una nuova aggressione è avvenuta nella città di Pedro Juan Caballero, dove il sindaco José Carlos Acevedo è rimasto gravemente ferito da sette colpi di arma da fuoco, e ora lotta tra la vita e la morte, con poche possibilità di sopravvivenza. La Conferenza Episcopale paraguaiana ha manifestato la sua solidarietà al sindaco, ai suoi familiari e alle persone che lo accompagnano, in un comunicato dal titolo: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace" (Gv 14, 27).
“Condanniamo e ripudiamo questo e tutti gli attentati contro la vita umana" scrivono i Vescovi, insistendo che "il nostro Dio è un Dio che ama la vita e il suo comandamento è chiaro e preciso: non uccidere". Quindi chiedono "alle forze di sicurezza e alla procura di identificare e consegnare alla giustizia i responsabili di questi orrendi crimini". Esortano poi tutti, autorità e cittadini, “a promuovere con coraggio e coerenza il rispetto dell'istituzionalità, delle leggi e della Costituzione del nostro Paese, affinché viviamo in un ambiente di pace e sicurezza". I Vescovi chiedono l'intercessione della Patrona del Paese, Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, "affinché cessi la violenza e possiamo vivere in pace e armonia".
La Conferenza Episcopale propone quindi, dal 20 al 22 maggio, tre giorni di preghiera, digiuno e un gesto comune per la pace e il rispetto della vita: “tutte le persone sono invitate a offrire queste azioni come espressione di dolore, penitenza, supplica e impegno per una vera pace tra fratelli e sorelle. In questi giorni in ogni Messa pregheremo per la pace e per il rispetto della vita”.
Venerdì 20 maggio i Vescovi invitano al digiuno, "espressione della nostra fede e comunione con tutta la Chiesa per dimostrare il primato dello spirituale sul materiale", e segno di "solidarietà con coloro che mancano del pane quotidiano". Sabato 21 maggio, tutti sono invitati ad accendere una candela, in casa, nel quartiere, in parrocchia, "per indicare che solo Cristo risorto può tirarci fuori dalle tenebre della violenza e della morte". Domenica 22 maggio ognuno può portare una bandiera o una sciarpa bianca in segno di pace. “La pace è un dono di Cristo risorto e allo stesso tempo è impegno di tutti” sottolineano infine i Vescovi, invitando a non restare indifferenti o in un silenzio complice, “impegnamoci ad essere operatori di pace”.
In un lungo messaggio pubblicato in occasione del 211° anniversario dell'Indipendenza nazionale, il Presidente della Conferenza Episcopale Paraguaiana, Monsignor Adalberto Martínez Flores, ha citato il brutale omicio del Procuratore Pecci Albertini: “Questo abominevole crimine non deve essere considerato come un caso isolato, è una ferita mortale nel cuore di tutti i paraguaiani… La Chiesa sostiene che la priorità non dovrebbe essere data solo all'aumento delle misure legislative o delle forze dell'ordine, ma anche a un'adeguata attenzione alla popolazione e alle condizioni di vita, di salute, di istruzione e di lavoro” (vedi Fides 17/5/2022).
(SL) (Agenzia Fides 19/5/2022)


Condividi: