AFRICA/EGITTO - Il Patriarca copto Tawadros: respingo sempre la parola “persecuzione” usata da tanti leader quando parlano di noi

venerdì, 8 gennaio 2021 medio oriente   chiese orientali   settarismi   minoranze religiose   persecuzioni  

coptstoday

Il Cairo (Agenzia Fides) – “Quando mi incontro con i leader del mondo, loro mi chiedono sempre della persecuzione che ci starebbe colpendo in Egitto, e io rispondo che non c’è persecuzione, e rifiuto in maniera netta questa espressione per definire la nostra condizione nel nostro Paese”. Così il Patriarca copto ortodosso Tawadros II ha descritto la sua reazione davanti ai rappresentanti stranieri – compresi leader politici e capi di Stato – che quando lo incontrano ripropongono nelle loro conversazioni formule e schemi con cui nella rappresentazione mediatica “mainstream” i cristiani copti d’Egitto, e in genere le comunità cristiane nei Paesi del nord Africa e del Medio Oriente, vengono sistematicamente etichettati come “minoranze perseguitate”.
Tale rappresentazione – ha spiegato Papa Tawadros nell’intervista trasmessa dalla rete satellitare Nile TV in occasione del Natale copto – fornisce “un’immagine distorta della situazione in Egitto”, dove i copti sono chiamati ad affrontare difficoltà e problemi legati anche a violenze e discriminazioni di matrice settaria, che però non configurano una condizione di sistematica persecuzione religiosa.
“Se c’è un problema tra le diverse comunità in un singolo villaggio” ha spiegato il Patriarca, alludendo a casi anche recenti di conflitti settari esplosi in alcune regioni dell’Alto Egitto “occorre tener presente che in Egitto ci sono 5mila villaggi. Capita che in alcuni di essi le persone agiscano in maniera sconsiderata, ma per questo vengono fermate e processate. Io rifiuto categoricamente la definizione di “persecuzione” che alcuni leader mi mettono davanti, quando parlano dei copti”.
Nel corso dell’intervista, il Patriarca si è soffermato anche sulla nuova legge sulla costruzione di nuove chiese, che dal settembre 2016 ha cancellato vincoli e condizioni con cui in precedenza si rendeva quasi impossibile edificare in Egitto nuovi luoghi di culto cristiani. In tale nuova disposizione legislativa, promossa dal Presidente Adel Fattah al Sisi – ha commentato il Patriarca – si percepisce anche “la scaltrezza del leader politico” che con le leggi e le scelte punta a preservare la stabilità e la pace sociale. (GV) (Agenzia Fides 8/1/2021)


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