AFRICA/EGITTO - Amore in Cristo, studio, dialogo, preghiera: i “quattro passi” di Papa Tawadros èer ritrovare l’unità tra i cristiani divisi

giovedì, 4 maggio 2023 chiese orientali   ecumenismo   teologia   papa francesco   pasqua  

Papa Francesco e il Patriarca Tawadros II all'incontro ecumenico di riflessione e preghiera per la Pace in Medio Oriente (Bari, 7 luglio 2018)

Il Cairo (Agenzia Fides) – Il dialogo tra le Chiese e il loro cammino per ritrovare la piena comunione può essere fondato e modellato solo sulla croce di Cristo. Lo ripete il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, alla vigilia della sua visita di tre giorni a Roma, in agenda dal 10 al 12 maggio. Durante la visita in Vaticano, programmata in occasione dei 50 anni dall’inizio del dialogo teologico tra Chiesa copta ortodossa e Chiesa di Roma, Tawadros avrà occasione di incontrarsi e conversare con Papa Francesco. Prima di partire per la Città Eterna, il Primate della Chiesa copta ortodossa ha voluto indicare in un breve intervento filmato - diffuso attraverso i canali ufficiali del Patriarcato copto ortodosso - quali sono a suo giudizio i “quattro passi” da porre a fondamento dei rapporti tra le confessioni cristiane per ricomporre l’unità piena tra i battezzati.
Il “primo passo” richiamato da Papa Tawadros consiste nel riconoscere che l’unione tra i cristiani di diverse confessioni può avere le sue sorgenti e fiorire solo nel comune “amore in Cristo”. Il Patriarca la definisce “l’unione nell’amore”, che può essere sperimentata solo seguendo gli insegnamenti e i passi di Gesù, e riconosce che, dopo secoli e secoli di divisione, per ritrovare la strada della piena unione c’è bisogno di tempo, e di riveder nascere nei cuori fiducia e desiderio sincero.
Il “secondo passo” indicato dal Patriarca Tawadros è quello dello studio della dottrina, della geografia, della storia e delle tradizioni delle diverse Chiese. Il “terzo passo” è quello del dialogo, che attinge luce e efficacia dai due passi precedenti. “Durante il dialogo” – esemplifica Papa Tawadros – possiamo chiedere all’altro: ‘spiegami bene, tu cosa vuoi dire esattamente con queste tue formule e parole?’ . In questo modo, possiamo riconoscere che condividiamo la stessa fede, ma il linguaggio non di aiuta. E questo è un problema di cui soffriamo fin dallo sfortunato Concilio di Calcedonia”. Dopo quel Concilio – ha ricordato il Patriarca – le divisioni iniziarono a lacerare i cristiani anche per incomprensioni intorno alla terminologia teologica. “Noi fummo accusati di monofisismo (dottrina che mette in ombra la natura umana di Cristo, ndr), termine che non ci rappresenta nel modo più assoluto”. Il quarto passo suggerito da Papa Tawadroe è quello della preghiera: quando compiamo questi quattro passi” ha concluso il Patriarca copro ortodosso “arriviamo al cuore di Cristo, camminando mano nella mano. Questi sono i criteri che ci guidano nei nostri rapporti con tutte le Chiese nel mondo”.
Il 10 maggio cade anche la “giornata dell’amore fraterno tra la Chiesa copta ortodossa e la Chiesa di Roma”, celebrata ogni anno nell’anniversario dei viaggio compiuto a Roma dal Patriarca Tawadros nel 2013 per incontrare per la prima volta lo stesso Papa Francesco.
Tra i Capi delle Chiese d’Oriente, Papa Tawadros è stato quello più deciso nel sostenere con forza la ricerca di una data comune per le solennità liturgiche pasquali, attualmente celebrate in giorni diversi dalle varie Chiese e comunità di battezzati (vedi Fides, 20/5/2019). La sollecitazione a unificare la data di celebrazione della Pasqua – come ha riferito a suo tempo l'Agenzia Fides - era già stata espressa dal Patriarca copto in una lettera inviata nel maggio 2014 a Papa Francesco, in occasione del primo anniversario del loro incontro in Vaticano. Tawadros, a capo della Chiesa cristiana numericamente più consistente tra quelle presenti nei Paesi arabi, era tornato a proporre la questione anche nel novembre 2014, intervenendo a Vienna alle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della Fondazione Pro-Oriente. (GV) (Agenzia Fides 4/5/2023)


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