José Miguel Garcia - "LA VITA DI GESÙ NEL TESTO ARAMAICO DEI VANGELI" - Ed. BUR

martedì, 5 luglio 2005

Roma (Agenzia Fides) - I Vangeli sono opere letterarie singolari. Testimoniano un fatto unico nella storia: la presenza di Dio stesso nell'umanità di Gesù di Nazaret, un ebreo che visse in Palestina nei primi anni della nostra era. Nella storia umana non troviamo un altro fatto simile a questo: un uomo che dice di essere Dio. Il testo dei Vangeli è giunto sino a noi in greco, anche se il modo di pensare e di esprimersi che vi si percepisce è in grande misura semitico. E già stato fatto notare da autorevoli studiosi che la lingua dei Vangeli appare «una lingua non greca espressa in termini greci». Non è quindi improprio ipotizzare una traduzione greca di un originale aramaico. Partendo da queste considerazioni l'autore guida il lettore attraverso una rilettura dei Vangeli, con proposte di nuove traduzioni e interpretazioni dei passaggi più enigmatici. La sua serrata indagine storica e linguistica conduce a importanti e rivoluzionarie proposte di datazione e reca un contributo fondamentale al dibattito sulla storicità dei testi evangelici e sul fondamento della fede cristiana. L’Autore, teologo e biblista, è nato a Madrid nel 1951. Ha conseguito la specializzazione in Esegesi del Nuovo Testamento con una tesi sul Vangelo di Luca. Professore di Cristianesimo delle origini all'Università Complutense e alla Facoltà Teologica San Damaso di Madrid, è uno degli elementi di spicco della Scuola teologica di Madrid. (S.L.) (Agenzia Fides 5/7/2005 - Righe 15; Parole 235).


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