EUROPA/ITALIA - I missionari: “Dov’è Padre Gigi Maccalli? Con chi è e come vive le sue giornate?”

sabato, 15 giugno 2019 istituti missionari   missionari   violenza   rapimenti  

SMA

Genova (Agenzia Fides) - “Cerchiamo la risposta leggendo i segni che abbiamo davanti: la sua foto è collocata, a Genova, nella cappella della comunità, sull’altare africano e lo ritrae mentre alza il calice, in una Eucaristia concelebrata a questo altare una dozzina di anni fa con suo fratello, padre Walter. Immagine fissata proprio in mezzo al gruppo scolpito dell’Ultima Cena”: lo racconta all’Agenzia Fides Fides padre Lorenzo Rapetti, archivista provinciale della società per le Missioni Africane (SMA) , confratello di padre Gigi Maccalli rapito in Niger il 18 settembre 2018.
A nove mesi da quel tragico evento, il missionario dice: “Intorno alla foto abbiamo messo una speciale corona del Rosario, color rosso, fatta di un unico cordoncino annodato che parte dalla croce, percorre i misteri della vita di Gesù e Maria e ritorna alla croce, avvolgendo p. Gigi come in un abbraccio materno. Abbiamo aggiunto un’altra croce, fatta di lunghi chiodi di ferro, utilizzati una volta dai maniscalchi per ferrare buoi e cavalli, assemblati in forma di croce da Giovanni, papà di p. Gigi e offerta a tutti noi negli anni ‘90”.
“Meditando alcuni misteri del Rosario pensiamo alla vita missionaria di p. Gigi, rivedendo la sua ‘basilica’ di Bomoanga, esempio di inculturazione nel popolo Gurmanché; ricordiamo i battesimi amministrati, i catechisti e gli animatori formati, ma anche i bambini sfamati, avviati alla scuola o curati nella salute come pure ai numerosi pozzi scavati che, come il buon vino di Cana, dissetano e vivificano la gente locale”, continua.
Padre Rapetti riferisce che la speranza di rivedere padre Maccalli resta viva: “Come al suo paese di Madignano, anche noi abbiamo esposto un cartello per chiederne la liberazione, ma l’essenziale per lui lo facciamo qui in chiesa, pregando e sperando, davanti a p. Gigi che celebra l’Eucaristia della sua vita”. E conclude: “Il nostro confratello padre Gigi oggi è sostenuto dalla famiglia e dalla SMA, consolato dai suoi genitori e da tanti Missionari che hanno offerto la vita per l’Africa, accompagnato dal nostro ricordo affettuoso e dalla preghiera, avvolto da questo cordoncino rosso, abbracciato della Regina delle Missioni, e cammina al seguito di Gesù, che sale al Calvario portando la Croce. Confidando in Dio, teniamo viva la speranza”.
(LP/AP) (15/6/2019 Agenzia Fides)


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