AFRICA/CENTRAFRICA - Ferito il parroco di Séko nella diocesi di Bambari, dove in diverse aree sono in corso combattimenti

venerdì, 23 marzo 2018 gruppi armati   violenza   sacerdoti  

Bangui (Agenzia Fides) - Ferito un sacerdote nella Repubblica Centrafricana nell’assalto alla sua parrocchia. Secondo quanto appreso dall’Agenzia Fides, don Bienvenu Assindeko, parroco della chiesa di Séko, nella diocesi di Bambari, nel centro-sud del Paese, è stato ferito la mattina del 22 marzo in un assalto perpetrato da un gruppo armato ancora sconosciuto.
Secondo don Firmin Gbagoua, Vicario Generale della diocesi di Bambari, non si hanno ancora dettagli esatti sulle circostanze dell’assalto né sulle condizioni del sacerdote. “Sappiamo che è ferito - ha dichiarato - siamo in contatto con la MINUSCA (Missione ONU nella Repubblica Centrafricana) per farlo partire da Séko in modo che possa ricevere le prime cure, ma al momento non abbiamo alcuna idea sulle sue condizioni”.
Nelle ultime settimane ci sono state segnalazioni di diversi gruppi armati, considerati vicini alla coalizione ribelle Seleka, nei pressi di Bambari.
Secondo notizie di agenzia, una trentina di persone sono rimaste uccise negli ultimi giorni nel corso di combattimenti tra i Seleka e le milizia anti balaka (nome generico di milizie che si oppongono ai ribelli Seleka) in alcuni villaggi dell’area di Bambari. Gli ex Seleka appartengono al movimento per l’Unità per la pace in Centrafrica (UPC) capeggiato da Ali Darass. A innescare le ostilità è stata l’uccisione di un miliziano anti balaka nel villaggio di Gotilé a 35 km da nord di Bambari. Come rappresaglia, gli anti balaka hanno assalito gli appartenenti all’UPC nel villaggio di Tagbara, a 72 Km a nord di Bambari, uccidendone una quindicina.
Rinforzi dell’UPC hanno a loro volta assalito diversi villaggi dell’area, provocando la fuga dei loro abitanti nella foresta. È quindi probabile che don Bienvenu Assindeko sia stato ferito nel corso della contro rappresaglia degli ex Seleka.
L’area di Bambari è strategica non solo per la sua posizione centrale ma anche per la presenza di miniere di oro e diamanti che suscitano gli appetiti dei diversi gruppi armati ivi operanti. Il conflitto di religione è solo un pretesto sfruttato dai diversi gruppi armati a fini politici ed economici; un fatto più volte denunciato dalla Piattaforma Religiosa per la pace in Centrafrica, della quale fa parte Sua Eminenza il Cardinale Dieudonné Nzapalainga Arcivescovo di Bangui. (L.M.) (Agenzia Fides 23/3/2018)


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